25 Novembre 2025

Luci e ombre a San Siro: l’Inter doma il Lecce, ma il Milan si prende la stracittadina

È stato un weekend di emozioni contrastanti per il calcio milanese, diviso tra il riscatto nerazzurro contro i salentini e l’intensità di un derby che ha visto esultare la sponda rossonera. Se da un lato la truppa di Inzaghi ha trovato la prima gioia stagionale in campionato, dall’altro restano le scorie di una sfida cittadina decisa dalle giocate dei singoli.

Il ritorno al successo dei nerazzurri

L’Inter ha superato agevolmente l’ostacolo Lecce tra le mura amiche di San Siro, archiviando la pratica con un netto 2-0 e mettendo in cassaforte la prima vittoria del campionato dopo il pareggio all’esordio contro il Genoa. Simone Inzaghi, dovendo rinunciare a Lautaro Martinez, si è affidato al tandem offensivo composto da Thuram e Taremi, con Darmian preferito a Dumfries sulla fascia e il ritorno di Pavard nel terzetto difensivo. Dall’altra parte, Gotti ha schierato il Lecce con un 4-2-3-1, puntando su Krstovic come terminale offensivo supportato da Rafia, Banda e Dorgu.

La gara si è sbloccata praticamente subito: appena al 5′ di gioco, un cross calibrato di Dimarco è stato prolungato da Taremi per l’inserimento puntuale di Matteo Darmian, che di testa ha depositato in rete il gol del vantaggio. Nonostante il colpo a freddo, il Lecce ha tentato di reagire, mantenendo la partita viva per buona parte della prima frazione, ma senza mai impensierire seriamente Sommer, se non con tentativi velleitari di Krstovic e Banda.

Calhanoglu glaciale, il Lecce si arrende

Nella ripresa, i ritmi sono rimasti, a tratti, blandi, complice anche il caldo che ha costretto il direttore di gara a concedere il cooling break per permettere ai ventidue in campo di dissetarsi. L’episodio chiave per chiudere i conti è arrivato al 69′, quando Gaspar ha trattenuto Thuram in area, costringendo l’arbitro Di Marco a indicare il dischetto. Dagli undici metri si è presentato Hakan Calhanoglu: esecuzione perfetta, Falcone spiazzato e raddoppio nerazzurro.

Nei minuti finali, Inzaghi ha concesso spazio alle rotazioni, inserendo Asllani, Arnautovic, Dumfries, Carlos Augusto e Frattesi. Nonostante un ultimo sussulto dei pugliesi con un tiro velenoso di Berisha deviato in corner da un attento Sommer, il risultato non è più cambiato fino al triplice fischio dopo sei minuti di recupero. L’Inter guarda ora al prossimo impegno casalingo contro l’Atalanta con maggiore serenità.

L’altra faccia di Milano: il Derby è rossonero

Se contro il Lecce Calhanoglu è stato infallibile, ben diverso è stato l’esito nella cornice infuocata del derby contro il Milan, dove i rossoneri si sono imposti per 1-0 in una gara vibrante. La vittoria del “Diavolo” ha avuto un peso specifico notevole, impedendo ai rivali cittadini di agganciare la vetta della classifica e ridisegnando gli equilibri di un campionato che vede la Roma tentare la fuga con 27 punti.

Protagonista assoluto della sfida è stato Christian Pulisic, andato a segno al 54′ minuto. L’azione decisiva è nata da un recupero di Youssouf Fofana proprio su Calhanoglu a centrocampo; la ripartenza rapida condotta da Saelemaekers ha portato al tiro respinto inizialmente da Sommer, su cui l’americano si è avventato per il tap-in vincente. Pulisic ha confermato il suo ottimo stato di forma, definendo il suo gol come un compito semplice se paragonato alla prestazione mostruosa del suo portiere.

Mike Maignan è stato infatti eletto uomo partita, salvando il risultato in almeno dieci occasioni e neutralizzando un calcio di rigore calciato proprio dall’ex di turno, Calhanoglu. Il penalty era stato concesso per un fallo di Pavlovic su Thuram, ma l’estremo difensore francese ha ipnotizzato il turco, blindando un risultato che rilancia le ambizioni del Milan e lascia all’Inter l’amaro in bocca per l’occasione persa nella stracittadina.