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Dopo un lungo corteggiamento, Ruben Loftus-Cheek approda in quel di Milano sponda rossonera. Un talento grezzo da raffinare ed una piazza che è alla ricerca di nuovi stimoli dopo l’addio di Tonali. Un binomio estroso che potrebbe rilanciare le ambizioni rossonere e la carriera del centrocampista inglese.
Loftus-Cheek, le premesse di un predestinato
Ruben Loftus-Cheek ha fatto già innamorare di sé talent scout e comuni amanti del calcio giovanile sin dagli anni trascorsi nell’Academy dei Blues, di cui per anni è stato il pilastro. Già nel 2014 era considerato il giocatore più interessante delle “primavere” inglesi, e proprio per questo ha svolto un percorso lineare sin dal suo esordio con la maglia del Chelsea.
Il talento di origini guyanesi ci ha messo poco tempo a guadagnarsi la maglia della nazionale, di cui vanta sino ad oggi 10 presenze e la partecipazione al Mondiale del 2018 in Russia. La storia recente, però, ci ha regalato un epilogo ben diverso. Anni di prestiti assidui, poca stabilità e una condizione fisica poco affidabile.
La vita di un calciatore, si sa, può essere stravolta in poco tempo, e quella di Ruben ha dovuto fare i conti con quelli che sono i classici fattori esterni nella vita di un’atleta professionista. Si dice che Loftus abbia una certa propensione alla resilienza, e non solo per essere sopravvissuto a ben tre fulmini, ma anche per aver avuto la forza mentale di reggere alla bellezza di dodici infortuni nel corso della sua carriera.
Sono state solo due le squadre nelle quali ha militato nel periodo dei prestiti: Fulham e Crystal Palace. Pochi goal e poche prestazioni da dieci in pagella, tuttavia non è mai uscito dai radar del grande calcio, e dai taccuini di mercato dei club più prestigiosi.
Ed è proprio nell’estate del 2023 che arriva la chiamata del Milan. Una nuova pagina, un nuovo capitolo della storia di Loftus-Cheek.
Un centrocampista polivalente
Loftus-Cheek nasce per essere un giocatore dominante. Dal punto di vista fisico in Italia non ha eguali, se non forse uno dalle origini serbe. La peculiarità di questo calciatore è la tecnica con la quale riesce a disimpegnarsi nello stretto, del tutto inusuale per un giocatore della sua stazza. Ciò che ruba l’occhio è la leggiadria nei movimenti palla al piede, grazie alla quale riesce facilmente a leggere la giocata offensiva nonostante la pressione del marcatore di turno.
L’eleganza nel calcio non è sempre sinonimo di efficacia, ma quantomeno va riconosciuta. Se associamo le suddette qualità a quello che è oggi il campionato italiano, i tifosi del Milan più perspicaci non possono fare altro che sorridere sotto traccia ed aspettare che le chiacchiere da bar facciano il loro corso.
Nel corso della sua carriera RLC ha ricoperto tantissimi ruoli, anche quelli più atipici per un normale centrocampista: ha fatto l’esterno a tutta fascia nel 4-4-2, l’ala offensiva nel 4-2-3-1, e poi ovviamente tutte le posizioni che fanno parte della declinazione del centrocampista moderno. Che sia un mediano o un trequartista poco cambia, Ruben è abituato a strappare e rompere l’equilibrio delle squadre difendenti. Nello scacchiere di Stefano Pioli può tranquillamente ricoprire qualsiasi ruolo di centrocampo, che sia nei due dietro o sulla trequarti.
Data la grande fisicità e la più che discreta gestione della palla, la posizione ideale potrebbe essere davanti alla difesa, affiancato da un ipotetico giocatore di costruzione, che completi ed esalti quelle che sono le qualità dell’ex Chelsea. Ciò non escluderebbe assolutamente l’inserimento tra le linee, anche perché è una componente fondamentale del gioco del centrocampista inglese.
Per concludere, è lecito affermare che se il ragazzo garantisce un minimo di partite annue senza problemi di natura fisica, il Milan tra le mani ha un potenziale “crack” del prossimo campionato.
Rendimento generale di Loftus-Cheek
A livello statistico, il calciatore inglese non ha mai garantito grosse cifre. Nella sua migliore annata ha fornito sei goal e due assist (2018-19). Sempre nella stessa stagione si è ritagliato un discreto spazio nelle coppe europee, segnando quattro reti in undici partite di Europa League. Insomma niente di esaltante, eppure gli osservatori più attenti non hanno mai sottovalutato il suo vero potenziale.
Difatti queste cifre vanno sempre contestualizzate. C’è chi dice che siano solo numeri, chi ci basa un intero algoritmo di selezione giocatori: io dico che l’ideale sia posizionarsi nella giusta via di mezzo. I numeri escludono la componente sentimentale dell’atleta, sono cinici e diretti, ed è per questo che potrebbero oscillare improvvisamente se un calciatore trovasse la propria dimensione e il modo di esprimere a pieno il suo vero potenziale. Questo potrebbe essere il caso di Loftus-Cheek per diverse ragioni:
- La Serie A è un campionato più lento e meno fisico;
- Il Milan, negli ultimi anni, è riuscito a integrare benissimo i nuovi giocatori creando un gruppo forte e di conseguenza ha alzato le performance degli atleti;
- Cambiare aria dà sempre nuovi stimoli.
Sono tutte componenti che messe insieme potrebbero creare la giusta armonia per un giocatore che è alla costante ricerca di se stesso come il centrocampista inglese.
Gli infortuni
Una costante (purtroppo) della carriera del nuovo numero 8 rossonero riguarda gli infortuni. Dalla stagione 2017-18 sono stati ben tredici, nel 2019 il più grave di tutti, ovvero la lacerazione del tendine d’Achille che lo tenne fuori per 280 giorni.
In una recente intervista il calciatore ha affermato che il suo corpo è la sua più grande debolezza. Una frase in cui è racchiusa la chiave di lettura di tale giocatore, dal momento che il talento è sempre stato sotto gli occhi di tutti. Da lì la scelta di cambiare strategia: più ore in palestra, lavoro sui polpacci, la scelta di andare in prestito per raccogliere un maggior minutaggio. Insomma, la forza di volontà e il coraggio non gli mancano di certo e l’ha dimostrato più volte nel corso della sua carriera.
Prime impressioni a Milanello
Il centrocampista inglese sta calcando da pochi giorni il prato di Milanello e le prime impressioni sono davvero ottimali. Dai primi highlights si può notare la descrizione effettuata poc’anzi: palla ricevuta in velocità tra le linee, stop orientato ed imbucata istantanea per l’attaccante che deve solo stoppare e appoggiare in rete. In questa azione c’è tutto Loftus-Cheek:
È lecito dire che tanto dipenderà dai partner di centrocampo dell’ex Chelsea, poiché l’armonia tra gli interpreti del reparto di mezzo fa tutta la differenza di questo mondo. Quello che oggi possiamo affermare è che RLC pare essere un giocatore pronto per il salto di qualità definitivo, e che il Milan sia la giusta piazza per farlo.