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La redazione di The GegenPress ha studiato le squadre partecipanti e ha votato per stabilire il Power Ranking del Mondiale che si svolgerà in Qatar a partire dal 20 novembre. Convocati, probabili formazioni, percorso e giocatori chiave per tutte le squadre partecipanti. Iniziamo dal fondo con le classificate dalla 32ª alla 25ª posizione.
32. Arabia Saudita
Convocati
Portieri: Mohamed Al-Owais (Al-Hilal), Nawaf Al-Aqidi (Al-Nassr), Mohamed Al-Yami (Al-Ahly).
Difensori: Sultan Al-Ghannam (Al-Nassr), Abdullah Al-Amri (Al-Nassr), Ali Al-Bulaihi (Al-Hilal), Abdullah Mado (Al-Nassr), Saud Abdul Hamid (Al-Ittihad), Hassan Tumbakti (Al-Shabab), Yasser Al Shahrani (Al-Hilal), Muhammad Al Buraik (Al-Hilal).
Centrocampisti: Abdullah Otaif (Al-Hilal), Abdullah Al Malki (Al-Hilal), Riad Shrahili (Abha), Ali Al Hassan (Al-Nassr), Salman Al Faraj (Al-Hilal), Muhammad Kanoo (Al-Hilal), Nasser Al Dawsari (Al-Hilal), Sami Al Najei (Al-Nassr), Hattan Bahbari (Al-Shabab), Salem Al Dawsari (Al-Hilal) Fahad Al-Muwallad (Al-Ittihad), Abdulrahman Al-Aboud (Al-Ittihad).
Attaccanti: Haitham Asiri (Al-Ahli), Firas Al Buraikan (Al-Fateh), Saleh Al Shehri (Al-Hilal).
Valore rosa (Transfermarkt): 25,4 mln €
Probabile formazione
(4-2-3-1): Mohammed Al-Owais; Yasser Al-Shahrani, Ali Al-Boleahi, Abdulelah Ali Awadh Al-Amri, Sultan Al-Ghannam; Nasser Al-Dawsari, Mohamed Kanno; Salem Al-Dawsari, Salman Al-Faraj, Fahad Al-Muwallad; Firas Al-Buraikan
Allenatore: Hervé Renard
Hervé Renard è un amante delle sfide, più sono difficili e più lui vi si butta a capofitto. Per chi non lo conoscesse, Renard è stato il commissario tecnico dello Zambia che portò fin sul tetto dell’Africa nel 2012, anno in cui i Chipolopolo riuscirono a vincere la prima Coppa d’Africa della loro storia. Back-to-back per Renard nel 2015, questa volta sulla panchina della Costa d’Avorio, finalista della scorsa edizione e battuta sempre dall’allenatore francese. L’Arabia Saudita rappresenta l’ennesima sfida da vincere.
Giocatore chiave: Firas Al-Buraikan
Anche se la star è il capitano Salem Al-Dawsari, preferiamo spostare l’attenzione sulla prima punta, classe 2000, Firas Al-Buraikan, uno dei pochi giovani calciatori talentuosi presenti nella rosa di Renard. Top 10 nella classifica cannonieri della scorsa Saudi Pro League dello scorso anno, nonché primo giocatore saudita, è già a 4 reti. Agile e con capacità associative, spetterà a lui il compito di far girare l’attacco cercando di capitalizzare al massimo le occasioni che i Figli del Deserto riusciranno a crearsi.
Come arriva al Mondiale
Qualificazione agile per la nazionale saudita che si è qualificata per la fase finale dei Mondiali in Qatar con un turno di anticipo e ancor prima di poter scendere in campo. Per la squadra di Renard primo posto davanti a Giappone e Australia.
Girone
L’Arabia Saudita spera in passi falsi altrui ma la verità è che si trova in un girone abbastanza definito, c’è l’Argentina dell’ “ultimo tango” di Messi in un Mondiale e con grosse ambizioni di vittoria finale, mentre Polonia e Messico dovrebbero contendersi il secondo posto, con gli Europei leggermente favoriti. Ripetere gli ottavi di finale del 1994 resta un sogno.
31. Qatar
Convocati
Portieri: Saad Al Sheeb (Al Sadd), Meshaal Barsham (Al Sadd), Yousuf Hassan (Al Gharafa).
Difensori: Khoukhi Boualem (Al Sadd), Pedro Miguel (Al Sadd), Tarek Salman (Al Sadd), Abdelkarim Hassan (Al Sadd), Musaab Khidir (Al Sadd), Bassam Al Rawi (Al Duhail).
Centrocampisti: Ali Asad (Al Sadd), Mohammed Waad (Al Sadd), Salem Al Hajri (Al Sadd), Mustafa Tariq Meshaal (Al Sadd), Karim Boudiaf (Al Duhail), Homam Al Amin (Al Gharafa), Assim Madibo (Al Duhail), Abdulaziz Hatim (Al Rayyan), Jassim Jaber (Al Arabi).
Attaccanti: Akram Afif (Al Sadd), Hassan Al Haydos (Al Sadd), Ismaeel Mohammad (Al Duhail), Almoez Ali (Al Duhail), Mohammed Muntari (Al Duhail), Ahmed Alaaeldin (Al Gharafa), Naif Al-Hadhrami (Al Rayyan), Khalid Muneer Mazeed (Al Wakrah)
Valore rosa (Transfermarkt): 14,9 mln €
Probabile formazione:
(5-3-2): Saad Al Sheeb; Abdelkarim Hassan, Bassam Al Rawi, Boualem Khoukhi, Tarek Salman, Pedro Miguel; Abdulaziz Hatem, Karim Boudiaf, Ali Asad; Almoez Ali, Akram Afif
Allenatore: Félix Sánchez Bas
Lo spagnolo Félix Sánchez Bas, dopo aver lasciato la panchina di una delle formazioni della Masia, ha trascorso quasi tutta la carriera da allenatore in Qatar, dalle giovanili fino alla nazionale maggiore. Il punto più alto della sua gestione corrisponde alla vittoria nel 2019 in Coppa d’Asia, battendo in finale il Giappone per 3-1. A lui, infatti, spetta l’arduo compito di condurre i suoi nella prima partecipazione assoluta al controverso Mondiale di casa.
Giocatore chiave: Akram Afif
Al Qatar serviranno i gol, quelli cheAlmoez Ali ha sempre realizzato in nazionale. Ancor più importante, però, sarà l’apporto del suo compagno di repartoAkram Afif, leader tecnico e motore della squadra, capace di fare la differenza con la sua velocità sia centralmente che nelle zone esterne del campo. Nella Coppa d’Asia 2019 vinta dal Qatar, per lui premio MVP della finale e miglior assist-man a quota 10.
Come arriva al Mondiale
Il Qatar è il Paese ospitante di questo Mondiale, pertanto non ci sono state partite ufficiali, di quelle che “contano”, che ci hanno fornito un riscontro sullo stato di forma con cui arriverà la Nazionale al debutto con l’Ecuador. Possiamo dire che il Qatar viene da un terzo posto alla FIFA Arab Cup disputata a fine 2021 ed una serie di amichevoli (tra cui Lazio, Cile e Canada) in cui hanno raccolto l’entusiasmo giusto per affrontare la competizione iridata.
Girone
Il passaggio del turno appare un’operazione piuttosto complessa per i padroni di casa, dovranno affrontare i Paesi Bassi, indicata come la favorita alla vittoria del girone, il Senegal campione d’Africa in carica e l’Ecuador che proviene da un ottimo girone di qualificazione. Si punta a massimizzare le poche occasioni che verranno concesse e sperare in passi falsi degli avversari negli scontri diretti, ma la qualificazione resta una chimera.
30. Tunisia
Convocati
Portieri: Dahmen (Club Sportif Sfaxien), Ben Said (Monastir), Hassan (Club Africain), Balbouli (Sahel).
Difensori: Kechrida (Atromitos), Drager (Lucerna), Bronn (Salernitana), Ghandri (Club Africain), Talbi (Lorient), Meriah (Esperance Tunisi), Ali Maaloul (Al-Ahly), Ali Abdi (Caen), Ifa (Kuwait SC).
Centrocampisti : Sassi (Al-Duhail), Ben Romdhane (Esperance Tunisi), Skhiri (Colonia), Mejbri (Birmingham), Laidouni (Ferencvaros), Chaaleli (Esperance Tunisi)
Attaccanti : Ben Slimane (Brondby), Sliti (Ettifaq), Khazri (Montpellier), Jaziri (Zamalek), Khenissi (Kuwait SC), Jebali (Odense), Msakni (Al-Arabi).
Valore rosa (Transfermarkt): 62,85 mln €
Probabile formazione:
(4-3-3): Dahmen; Drager, Bronn, Talbi, Abdi; Sassi, Skhiri, Laidouni; Sliti, Jaziri, Msakni.
Allenatore: Jalel Kadri
51 anni da compiere a metà dicembre, Jalel Kadri è diventato il commissario tecnico della Tunisia il 30 gennaio scorso, prendendo il posto di Mondher Kebaier dopo l’eliminazione ai quarti dalla Coppa d’Africa. In passato era stato già 2 volte allenatore in seconda delle Aquile di Cartagine e nel 2007 selezionatore della rappresentativa olimpica. Allenatore pragmatico, schiera la sua squadra con un 4-3-3 che si trasforma in 4-5-1 in fase di non possesso. Alla guida della Tunisia ha finora ottenuto 5 vittorie, 2 pari e una sconfitta, in amichevole per 5-1 con il Brasile.
Giocatore chiave: Montassar Talbi
Non avendo grossi talenti davanti, la Tunisia dovrà puntare sulla compattezza difensiva per provare a passare il turno. Montassar Talbi sta vivendo una stagione magica con il Lorient, una delle principali sorprese della Ligue 1, dopo i trascorsi in Turchia con il Rizespor e in Russia al Rubin Kazan, con in mezzo una breve e infelice esperienza in Italia con la maglia del Benevento. Centrale difensivo di 190 cm, dovrà garantire fisicità e temperamento alla retroguardia delle Aquile di Cartagine.
Come arriva al Mondiale
La Tunisia negli ultimi anni non ha ottenuto grandi risultati. In Coppa d’Africa la nazionale è riuscita a spingersi fino ai quarti, eliminando la più quotata Nigeria agli ottavi prima di essere sconfitta dal Burkina Faso. L’eliminazione è costata la panchina al ct Kebaier, rimpiazzato da Kadri. Il nuovo ct ha portato a termine il lavoro del collega, superando il Mali nel doppio confronto diretto che ha regalato alla Tunisia il pass per Qatar 2022.
Dopo il successo di misura a Bamako grazie a un autogol di Moussa Sissako, i tunisini hanno difeso il vantaggio davanti al proprio pubblico nella gara di ritorno. Nei mesi successivi la Tunisia ha vinto la Kirin Cup, superando Giappone e Cile, ma ha anche subito una sonora sconfitta in amichevole dal Brasile (5-1).
Girone
Le speranze di passare il turno per la Tunisia sembrano poche. Danimarca e Francia sono due squadre con un tasso tecnico elevato e l’Australia è una squadra sempre ostica e rocciosa da affrontare. Le Aquile di Cartagine debutteranno il 22 novembre con la Danimarca, poi affronteranno l’Australia il 26 novembre e la Francia il 30 novembre.
29. Iran
Convocati
Portieri: Abedzadeh (Ponferradina), Beiranvand (Persepolis), Hosseini (Esteghlal), Niazmand (Sepahan);
Difensori: Hajsafi (AEK Atene), Hosseini (Kayserispor), Jalali (Esteghlal), Kanaanizadegan (Al-Ahli), Khalilzadeh (Al-Ahli), Mohammadi (AEK Atene), Moharrami (Dinamo Zagabria), Pouraliganji (Persepolis), Rezaeian (Sepahan);
Centrocampisti: Amiri (Persepolis), Cheshmi (Umm-Salal), Ezatolahi (Vejle), Ghoddos (Brentford), Gholizadeh (Charleroi), Jahanbakhsh (Feyenoord), Karimi (Kayserispor), Nourollahi (Shabab Al-Ahli), Torabi (Persepolis);
Attaccanti: Ansarifard (Omonia), Azmoun (Bayer Leverkusen), Taremi (Porto);
Valore rosa (Transfermarkt): 59,73 mln €
Probabile formazione:
(4-3-3) Beiranvand; Moharrami, Hosseini, Mohammadi, Hajsafi; Ghoddos, Amiri, Nourollahi; Taremi, Ansarifard, Azmoun.
Allenatore: Carlos Queiroz
Dopo un periodo da CT della Colombia e una parentesi sulla panchina dell’Egitto, con cui ha raggiunto la finale di Coppa d’Africa perdendo in finale contro il Senegal, l’allenatore portoghese Carlos Queiroz è tornato sulla panchina iraniana, che aveva già allenato tra il 2011 e il 2019. Con la Nazionale iraniana ha già partecipato a due Coppe del Mondo, nel 2014 e nel 2018, senza però riuscire a superare il girone in entrambe le manifestazioni. Nel 2019 raggiunse invece le semifinali della Coppa d’Asia, uscendo però sconfitto per 3-0 dal Giappone.
Giocatore chiave: Mehdi Taremi
il giocatore chiave dell’Iran è Mehdi Taremi, che dopo una carriera passata tra Qatar e Iran è arrivato in Europa ad ormai 27 anni, disputando un’ottima stagione d’esordio con il Rio Ave per poi essere acquistato per 10 milioni di euro nell’estate del 2020 dal Porto, squadra in cui tuttora milita.
In questi due anni e poco più con i bianco-blu, Taremi ha messo a referto 61 gol e 42 assist in 113 partite (dati Transfermarkt). In Nazionale lo score è altrettanto positivo, con 28 gol segnati in 60 partite dal 2015 ad oggi. Il nativo di Bushehr arriva quindi a questa Coppa del Mondo al picco della sua carriera, e tutta una Nazione si poggia sulle sue spalle per sperare nell’impresa di superare il girone per la prima volta nella sua storia.
Come arriva al Mondiale
Nel suo percorso verso Qatar 2022 l’Iran ha dominato e vinto entrambi i gironi qualificatori. Nel primo girone si è imposto davanti a Iraq, Bahrein, Hong Kong e Cambogia, vincendo sei partite su otto e segnando 34 gol, di cui ben 24 nelle due sfide contro la Cambogia. Nella seconda fase qualificatoria si è invece imposta davanti alla ben più attrezzata Corea del Sud vincendo il girone di due punti, perdendo una sola partita e subendo solo quattro gol nelle dieci partite disputate.
Girone
L’Iran è stata sorteggiata nel girone B insieme a Inghilterra, USA e Galles. Il girone non è assolutamente proibitivo, e per quanto i ragazzi di Queiroz partano dietro nelle gerarchie non è da escludere che possano mettere in difficoltà le loro avversarie. Oltre a Taremi, l’Iran potrà contare sul contributo di Azmoun, il “Messi iraniano”, ora in forza al Bayer Leverkusen e che giocherà anche lui per portare la propria Nazionale per la prima volta a giocarsi gli ottavi dei Mondiali.
28. Australia
Convocati
Portieri: Matt Ryan (Copenaghen), Andrew Redmayne (Sydney Fc), Danny Vukovic (Central Coast Mariners);
Difensori: Nathaniel Atkinson (Heart), Joel King (OB), Aziz Behich (Dundee), Kye Rowles (Heart), Milos Degenek (Columbus Crew) Harry Souttar (Stoke City), Thomas Deng (Albirex Nigata), Bailey Wright (Sunderland), Fran Karacic (Brescia),
Centrocampisti: Keanu Baccus (St. Mirren), Jackson Irvine (St. Pauli), Cam Devlin (Heart), Riley McGree (Middlesbrough), Ajdin Hrustic (Verona), Aaron Mooy (Celtic);
Attaccanti: Martin Boyle (Hibernian), Garang Kuol (Central Coast Mariners), Jason Cummings (Central Coast Mariners), Matthew Leckie (Melbourne City), Mitch Duke (Fagiano Okyama), Awer Mabil (Cadice), Craig Goodwin (Adelaide United), Jamie MacLaren (Melbourne City)
Valore rosa (Transfermarkt): 38,40 mln
Probabile formazione:
(4-4-2): Ryan; Atkinson, Deng, Rowles, King; Devlin, McGree, Boyle, Mabil; Kuol, Cummings.
Allenatore: Graham Arnold
Graham Arnold è nel giro della nazionale socceroos da molto tempo, dapprima ha affiancato Guus Hiddink durante il Mondiale 2006 diventando allenatore ad interim dopo l’addio dell’olandese. Arnold ha successivamente guidato la Nazionale u-23 alla qualificazione alle Olimpiadi di Pechino 2008 e per il Mondiale 2010 è tornato ad essere l’assistente dell’allenatore della Nazionale maggiore Pim Verbeek.
A seguito di questo percorso con la Nazionale è poi passato, con successo, alla guida prima dei Central Coast Mariners e successivamente del Sydney FC vincendo in totale tre Premiership, due campionato e una FFA Cup.
Nell’agosto 2018, Arnold è stato nominato CT della Nazionale australiana che ha guidato alla qualificazione mondiale del 2022. E’ già da considerarsi una leggenda del calcio australiano per il quale è stato inserito nella Hall of Fame nazionale.
Giocatore chiave: Garang Kuol
Garang Kuol è una delle più grandi speranze del calcio australiano. E’ nato in Egitto nel 2004 (ha quindi solo 18 anni) da genitori sudanesi prima di emigrare in Australia come rifugiato. Garang Kuol è un talento precoce che ha lasciato il segno nella competizione nazionale australiana in pochi mesi.Come il fratello maggiore Alou Garang ha esordito nei Central Coast Mariners, che negli ultimi dieci anni hanno prodotto alcuni nazionali come ad esempio Mat Ryan, Tom Rogic e Trent Sainsbury.
Dribblomane e sfrontato è dotato di un ottimo primo controllo è stato lanciato nella scorsa stagione dove ha totalizzato 4 gol e un assist in 8 partite, numeri eccezionali per un 17enne. Uno dei suoi punti di forza è senz’altro la capacità di di finalizzazione. Ha dimostrato infatti di essere in grado di segnare con una molteplicità di soluzioni e tutti e quattro i suoi gol da professionista nascono da conclusioni diverse.
Come arriva al Mondiale
Dopo alcuni risultati negativi che hanno chiuso la fase a gironi delle qualificazioni alla Coppa del Mondo, l’Australia ha ottenuto una vittoria decisiva contro gli Emirati Arabi Uniti che ha permesso loro di qualificarsi al match eliminatorio tra l’ultima squadra asiatica e l’ultima sudamericana, il Perù dell’”italiano” Lapadula. Gli uomini di Arnold, dopo aver impattato per 0-0 nei 120′, hanno vinto ai calci di rigore grazie al secondo portiere Redmayne entrato al 120′. Decisivo l’errore di Valera per i sudamericani e la rete di Mabil al sesto rigore calciato.
Girone
Conclusasi l’esperienza della generazione d’oro australiana che ha conseguito il miglior risultato ai Mondiali nel 2006 la nazionale Socceroos è ripartita da zero ricostruendo una cultura calcistica e affidandosi così ad una nuova generazione che però, almeno per il momento, ha una pressochè nulla esperienza internazionale. Il girone composto da Francia, Danimarca e Tunisia li vede come vittime sacrificali designate e difficilmente permetterà a questa squadra di fare strada; i socceroos puntano però a ripresentarsi più pronti in futuro quando i suoi talenti saranno più maturi e pronti.
Da sottolineare anche che l’Australia è diventata la prima squadra a rilasciare una dichiarazione di gruppo che critica il Qatar per il suo scarso rispetto dei diritti umani. Infatti con un video, 16 giocatori, tra cui l’ex portiere dell’Arsenal e del Brighton Matt Ryan, hanno preso di mira il trattamento riservato dalla nazione ospitante ai lavoratori immigrati e alla comunità LGBTQIA+.
27. Costa Rica
Convocati
Portieri: Keylor Navas (PSG), Esteban Alvarado (Herediano), Patrick Sequeira (Lugo)
Difensori: Francisco Calvo (Konyaspor), Juan Pablo Vargas (Millonarios), Kendall Waston (Saprissa), Óscar Duarte (AL-Wehda), Daniel Chacón (Colorado Rapids), Keysher Fuller (Herediano), Carlos Martínez (San Carlos), Bryan Oviedo (Real Salt Lake), Ronald Matarrita (Cincinnati FC).
Centrocampisti: Yeltsin Tejeda (Herediano), Celso Borges (Alajuelense), Bryan Ruiz (Alajuelense), Youstin Salas (Saprissa), Roan Wilson (Grecia), Gerson Torres (Herediano), Douglas López (Herediano), Jewison Bennette (Sunderland), Álvaro Zamora (Saprissa), Anthony Hernández (Puntarenas), Brandon Aguilera (Nottingham Forest).
Attaccanti: Joel Campbell (León), Anthony Contreras (Herediano) y Johan Venegas (Alajuelense).
Valore rosa (Transfermarkt): 18,3 €
Probabile formazione:
(4-2-3-1): Navas; Fuller, Duarte, Calvo, Oviedo; Tejeda, Borges; Campbell, Ruiz, Torres, Contreras
Allenatore: Luis Fernando Suarez
Il tecnico colombiano è nato nel 1959, e dopo una carriera di 10 anni trascorsa interamente nel paese natale ha deciso di diventare allenatore specializzato in nazionali americane. Suarez infatti è stato il commissario tecnico dell’Ecuador (due volte, nel 1997 e dal 2004 al 2007), dell’Honduras (dal 2011 al 2014) e ora del Costa Rica dal 2021.
Giocatore chiave: Keylor Navas
Chi se non Keylor Navas? Il più grande giocatore della storia del Costa Rica che può vantare la vittoria di ben 3 Champions League da protagonista. Considerato il girone infernale in cui è stato sorteggiata la squadra di Suarez è probabile che in caso di miracoloso passaggio agli ottavi il merito vada dato a Navas e ai suoi riflessi felini.
Come arriva al Mondiale
Il Costa Rica torna a partecipare ai Mondiali dopo l’edizione del 2014 in cui fu assoluto protagonista nonché grande cenerentola della competizione, venendo fermata soltanto ai rigori ai quarti di finale dall’Olanda dopo essere riuscita a eliminare la Grecia agli ottavi e aver raggiunto il primo posto nel girone della morte con Uruguay, Italia (ce lo ricordiamo fin troppo bene) e Inghilterra.
Nei gironi di qualificazione il Costa Rica dopo un brutto inizio in cui ha raccolto solo 6 punti in 7 partite, è riuscito a mettere a segno un filotto di ben 7 partite consecutive senza sconfitte (6 vittorie e 1 pareggio), arrivando al termine del girone a pari punti con gli Stati Uniti al terzo posto, ma per via della peggior differenza reti si è dovuta accontentare del quarto posto e del sorteggio. Il sorteggio ha visto affrontarsi Costa Rica e Nuova Zelanda in una gara secca a Doha, vinta dai centro-americani per 1-0 grazie al gol dell’eterna promessa Joel Campbell.
Girone
Proprio come nel 2014, anche stavolta il Costa Rica si trova sorteggiato in un gruppo difficilissimo che vede Giappone, Germania e Spagna. Los Ticos partono indubbiamente senza i favori del pronostico, con un probabile quarto posto e qualche flebile speranza di giocarsi il terzo posto con il Giappone. Attenzione però a darli per vittima sacrificale come fecero tutti nell’edizione brasiliana…
26. Giappone
Convocati
Portieri: Eiji Kawashima (Strasburgo), Shuichi Gonda (Shimizu S-Pulse), Daniel Schmidt (St. Truiden)
Difensori: Yuto Nagatomo (FC Tokyo), Hiroki Sakai (Urawa Reds), Miki Yamane (Kawasaki Frontale), Yuta Nakayama (Huddersfield), Maya Yoshida (Schalke 04), Ko Itakura (Borussia Moenchengladbach), Takehiro Tomiyasu (Arsenal), Shogo Taniguchi (Kawasaki Frontale), Hiroki Ito (Stoccarda)
Centrocampisti: Gaku Shibasaki (Leganes), Wataru Endo (Stoccarda), Hidemasa Morita (Sporting Lisbona), Ao Tanaka (Fortuna Dusseldorf), Junya Ito (Reims), Ritsu Doan (Friburgo), Daichi Kamada (Eintracht Francoforte), Yuki Soma (Nagoya Grampus), Kaoro Mitoma (Brighton)
Attaccanti: Takumi Minamino (Monaco), Takefusa Kubo (Real Sociedad), Takuma Asano (Bochum), Daizen Maeda (Celtic), Ayase Ueda (Cercle Bruges)
Valore rosa (Transfermarkt): 132 mln €
Probabile formazione:
(4-2-3-1): Schmidt; Tomiyasu, Yoshida, Itakura, Nagatomo; Endo, Morita, Kubo, Kamada, Maeda, Minamino.
Allenatore: Hajime Moriyasu
Hajime Moriyasu tra obiettivi dichiarati ambiziosi e scelte coraggiose, quali le esclusioni di Furuhashi e Osako, fanno di lui uno dei volti più interessanti del prossimo mondiale. Da calciatore si è laureato campione d’Asia nel 1992 con il mitologico Kazuyoshi Miura nell’edizione giocata in casa dai Samurai Blue ed ha sfiorato il bis da allenatore nel 2019 perdendo la finale contro il Qatar. A Tokyo 2020 Moriyasu ha rivestito anche il ruolo di allenatore della nazionale olimpica nipponica, conquistando, però, solo una medaglia di legno.
Giocatore chiave: Daichi Kamada
Se pensiamo al Giappone e pensiamo al Mondiale imminente, non possiamo che porre l’attenzione e la fiducia su uno dei giocatori più in forma in Europa, ossia Daichi Kamada. Il trequartista dell’Eintracht Frankfurt, con i suoi 12 gol all’attivo tra Bundesliga, Champions League e Coppa di Germania è l’uomo chiave di questo Giappone. Ha già trascinato il suo club alla fase successiva del massimo torneo continentale realizzando le reti decisive contro Sporting Lisbona e Marsiglia, riuscirà ad essere altrettanto decisivo in Qatar? Attenzione a Mitoma del Brighton, è in uno stato di grazia.
Come arriva al Mondiale
Il Giappone arriva al Mondiale del Qatar grazie al secondo posto nel proprio turno di qualificazione dietro l’Arabia Saudita anche se con una giornata d’anticipo. Nel cammino di avvicinamento al torneo iridato la nazionale nipponica ha conquistato la Coppa d’Asia orientale, battendo 3-0 la Corea del Sud, unica avversaria degna di nota. Si segnala anche una vittoria per 2-0 contro gli Stati Uniti grazie alle reti di Kamada e Mitoma.
Girone
Il C.T. Moriyasu ha dichiarato di voler superare la fase a gironi ed approdare alla fase ad eliminazione diretta. Un obiettivo ambizioso ma a dir poco arduo da raggiungere. Per farlo la rappresentativa del Sol Levante dovrà necessariamente vincere contro la Costa Rica e cercare di fare punti contro Spagna e Germania, sperando in un loro passo falso.
25. Ecuador
Convocati
Portieri: Alexander Domínguez (Liga de Quito), Hernán Galindez (Aucas), Moisés Ramírez (Independiente del Valle)
Difensori: Piero Hincapié (Bayer Leverkusen), Robert Arboleda (San Paolo), Pervis Esupiñán (Brighton), Angelo Preciado (Gent), Jackson Porozo (Troyes), Xavier Arreaga (Seattle Sounders), Diego Palacios (Los Angeles FC), Félix Torres (Santos Laguna), William Pacho (Antwerp)
Centrocampisti: Carlos Gruezo (Augsburg), José Cifuentes (Los Angeles FC), Alan Franco (Talleres), Moisés Caicedo (Brighton), Angel Mena (Leon), Jeremy Sarmiento (Brighton), Jhegson Méndez (Los Angeles FC), Ayrton Preciado (Santos Laguna), Romario Ibarra (Pachuca), Gonzalo Plata (Real Valladolid)
Attaccanti: Djorkaeff Reasco (Newell’s Old Boys), Kevin Rodriguez (Ibabura), Enner Valencia (Fenerbahce), Michael Estrada (Cruz Azul)
Valore rosa (Transfermarkt): 145,75 mln €
Probabile formazione:
(4-3-3): Dominguez; Preciado, Torres, Hincapie, Estupinan; Gruezo, Mendez, Caicedo; Plata, Estrada, Valencia.
Allenatore: Gustavo Alfaro
Dopo una lunghissima esperienza nel campionato argentino in cui ha allenato a partire dal 1992 fino al 2020 (tolta la breve parentesi del 2009 in cui si è trasferito all’Al-Ahli) al concludersi della sua esperienza con il Boca Juniors, con il quale ha vinto una Supercopa Argentina nel 2018 e una Superliga Argentina, nell’agosto 2020 è stato nominato allenatore della nazionale di calcio ecuadoregna. Ha esordito nelle qualificazioni sudamericane per Qatar 2022 l’8 settembre contro l’Argentina a Buenos Aires, terminata con una sconfitta per 1-0. Durante questo biennio si è anche disputata la Copa America che l’Ecuador ha concluso ai quarti eliminata per mano degli argentini per 3-0 con i gol di De Paul, Lautaro e Messi.
Giocatore chiave: Piero Hincapié
Il difensore centrale del Bayer Leverkusen Piero Hincapié è il punto di riferimento per il tecnico Gustavo Alfaro e per il movimento nazionale, che si affida anche al terzino sinistro del Villarreal Pervis Estupiñán e al centrocampista difensivo dell’Augsburg Carlos Gruezo. L’attacco è guidato dall’ala 21enne del Valladolid Gonzalo Plata e dall’attaccante Michael Estrada, capocannoniere della squadra nelle qualificazioni e reduce da un prestito poco soddisfacente con il D.C. United.
Il difensore centrale del Bayer Leverkusen è uno dei prospetti migliori al mondo ed è chiamato a guidare la difesa dell’Ecuador a soli vent’anni. È molto forte in conduzione e la sua tecnica gli permette di esser fondamentale nella prima costruzione nonché nel superare la pressione avversaria con dei palloni lunghi e precisi. Deve ancora migliorare nel posizionamento del corpo (in fase di possesso e non) e nelle scelte, tutti aspetti che sono facilmente riconducibili alla giovane età ed alla poca esperienza ad alti livelli nonostante abbia comunque già 21 presenze in Nazionale e 41 in una stagione e mezza al Bayern Leverkusen.
Come arriva al Mondiale
La Tri è alla sua quarta partecipazione alla Coppa del Mondo e la prima dal 2014, con l’unica apparizione al turno ad eliminazione diretta nel torneo del 2006 in Germania.Hanno sorpreso ogni attesa ottenendo il quarto posto nella faticosa campagna di qualificazione ai Mondiali del Sudamerica con 26 punti, qualificandosi per la Coppa del Mondo Qatar 2022 e mettendosi alle spalle squadre più quotate come Colombia e Cile.
Girone
Il girone formato da Olanda, Qatar e Senegal dà loro la grossa chance di essere la mina vagante del gruppo che vede come favoriti gli olandesi e i senegalesi. L’esito della prima partita sarà fondamentale e il fatto di giocare la prima partita contro il Qatar può dare un enorme vantaggio o una chiusura definitiva di ogni ambizione.