Contenuti
Vi presentiamo le classificate del Power Ranking dell’Europeo 2020/21, dalla 6ª alla 1ª posizione.
Hai perso i pezzi precedenti del Power Ranking?
Non farti trovare impreparato: 24-19, 18-13, 12-7.
6. Germania
Girone F
Allenatore: Joachim Löw
Convocati
Portieri: Leno, Neuer, Trapp.
Difensori: Ginter, Gosens, Gunter, Halstenberg, Hummels, Klostermann, Koch, Rudiger, Sule.
Centrocampisti: Emre Can, Goretzka, Gundogan, Hofmann, Kimmich, Kroos, Musiala, Neuhaus.
Attaccanti: Gnabry, Havertz, Muller, Sanè, Volland, Werner.
Valore Transfermarkt: 936 milioni
Probabile Formazione
3-4-3: Neuer; Ginter, Hummels, Rüdiger; Kimmich, Kroos, Gundogan, Gosens; Sané, Müller, Gnabry.
Alternativa 4-3-3/4-2-3-1: Neuer; Can, Ginter, Rüdiger, Gosens; Goretzka, Kimmich, Kroos, Sané, Müller, Gnabry.
Primi tre cambi: Goretzka, Havertz, Werner.
Come arriva a Euro 2020
La Germania di Joachim Löw arriva all’Europeo da prima classificata nel girone C, che vedeva anche Olanda, Irlanda del Nord, Bielorussia ed Estonia. Un girone vinto dopo un’elettrizzante lotta al primo posto con l’Olanda.
La squadra di Löw ha ottenuto 21 punti (7V, 0P, 1S), segnando la bellezza di 30 gol (quasi 4 gol a partita) e subendone 7. I due scontri diretti con l’Olanda sono stati all’insegna delle emozioni e dei gol: 2-3 per la Germania ad Amsterdam e 2-4 per l’Olanda ad Amburgo. Aldilà delle due partite difficili con gli olandesi, la Germania ha dominato contro ogni avversario che gli si è parato davanti: 6-1 all’Irlanda del Nord, 4-0 alla Bielorussia e addirittura 8-0 all’Estonia.
Il capocannoniere della squadra nel percorso di qualificazione è stato Serge Gnabry, che ha segnato ben 8 gol in 8 partite. La Germania è inserita nel Gruppo F, “il gruppo della morte”, insieme a Francia, Portogallo e – la probabile vittima sacrificale – Ungheria. Un girone che vede sfidarsi tre delle più grandi favorite per la vittoria del torneo, nonché le ultime tre squadre vincitrici di un trofeo internazionale (Francia, Mondiali 2018; Portogallo, Europei 2016; Germania, Mondiali 2014). La speranza per la squadra di Löw è che giocare in casa a Monaco di Baviera le tre partite del girone possa dare un piccolo vantaggio ai suoi ragazzi.
Giocatore chiave: Toni Kroos
La Germania ha talmente tanto talento a sua disposizione che è veramente difficile individuare il giocatore chiave; poteva essere Kimmich, ormai consacratosi come uno dei migliori centrocampisti del mondo, oppure il capitano Manuel Neuer, ma abbiamo voluto premiare quel fenomeno di Toni Kroos.
Con 101 presenze, Kroos è il giocatore con più partite alle spalle con la maglia della nazionale in questa spedizione per gli Europei, ed è inoltre 10° nella classifica all-time, ma con tutta probabilità supererà al 9° posto una leggenda del calcio tedesco e mondiale: Franz Beckenbauer, fermo a 103. In queste 101 partite Kroos ha segnato 17 gol e 19 assist e ha vinto da protagonista il Mondiale del 2014.
La stagione appena conclusasi con il suo Real Madrid non è stata delle più memorabili, infatti per la prima volta dal 2009/2010 i Blancos non hanno vinto nessun trofeo in stagione.
Oltre Kroos, sarà interessante vedere all’opera tanti altri giocatori, come i freschi vincitori della Champions League Rüdiger, Werner e Havertz, l’atalantino Gosens, il giovane talento del Bayern Monaco Musiala oppure qualcuno dei più “vecchi” che è tornato dopo anni dall’ultima convocazione come Müller e Hummels. Insomma, le motivazioni per guardare la Germania non mancano di certo.
5. Belgio
Girone B
Allenatore: Roberto Martinez
Convocati
Portieri: Mignolet, Courtois, Sels.
Difensori: Alderweireld, Boyata, Denayer, Vermaelen, Vertonghen.
Centrocampisti: Carrasco, Castagne, Chadli, T. Hazard, Meunier, De Bruyne, Dendoncker, Praet, Tielemans, Vanaken, Witsel.
Attaccanti: Doku, E. Hazard, Mertens, Trossard, Batshuayi, Benteke, Lukaku.
Valore Transfermarkt: 669 milioni
Probabile Formazione
3-4-2-1: Courtois; Denayer, Alderweireld, Vertonghen; Meunier, Tielemans, De Bruyne, Carrasco; Mertens, E. Hazard; Lukaku.
Primi tre cambi: Chadli, Doku, Vanaken.
Come arriva a Euro 2020
Se partiamo dagli albori di questo percorso europeo, osservare la striscia di qualificazione del Belgio fa abbastanza impressione, nonostante sia maturata in un gruppo I piuttosto semplice con Russia, Cipro, Kazakistan, Scozia e San Marino: 10 vittorie in 10 partite, 40 gol segnati e solo 3 subiti. Un rullo compressore.
La nazionale, ancora allenata da Martinez – in sella ormai dal 2016 – arriva da un Mondiale giocato sostanzialmente tre anni fa su livelli abbastanza alti. La semifinale con persa con la Francia ha un po’ tagliando le gambe ai diavoli rossi che però hanno trovato comunque buona soddisfazione battendo l’Inghilterra nella finalina russa, concludendo quindi la manifestazione meritatamente al terzo posto.
Ora, per Romelu Lukaku e compagni, che formano per il Belgio un’epoca dell’oro, potrebbe essere davvero arrivato il momento di alzare un trofeo internazionale nonostante probabilmente ai ranghi di partenza la rosa parta ancora fuori dalla top3. La sensazione, però, è che la finale sfuggita nell’ultimo mondiale e l’ulteriore sviluppo di alcuni elementi cardine possano permettere al Belgio di sognare e annusare ancora il bersaglio grosso.
Giocatore chiave: Kevin De Bruyne
Ancora una volta, Kevin De Bruyne, verrebbe da dire. Uomo chiave e termometro del gioco del City di Guardiola, ma anche elemento assolutamente portante della sua nazionale. Martinez lo ha proposto praticamente in tutte le posizioni tra centrocampo e attacco nei suoi 5 anni di gestione, senza quasi mai rinunciare al suo biondo con il numero 7, che spesso determina andamento del match e risultato specialmente della zona della trequarti in poi.
L’unico nodo da sciogliere per il classe ’92 ex Werder, Chelsea e Wolfsburg sarà quello probabilmente più importante: ci sarà in questo Europeo? E soprattutto, in che condizione si potrà trovare nelle partite da dentro/fuori? Quesiti da sciogliere giornata dopo giornata a causa dell’infortunio e delle lesioni riportante nel corso della finale della Champions League con il Chelsea in uno scontro fisico con Antonio Rudiger. Situazione che per certi versi può ricordare l’avvicinamento di Momo Salah al mondiale 2018 dopo il brutto colpo subito da Ramos in finale di CL 17/18. Per inciso, il giocatore del Liverpool, da uomo copertina dell’Egitto, non riuscì a influire troppo sulla competizione.
Il Belgio potrà sopperire all’eventuale mancanza di condizione di De Bruyne magari dosandolo e potendolo sprigionare nelle ultime 2 gare tra eventuale semifinale e finale? La risposta a questa domanda ci dirà quale livello abbiano raggiunto il collettivo e i singoli dell’acclamata, attesa e dorata generazione belga ma soprattutto ci potrà dare un’ulteriore lettura sull’importanza e sulla reale incidenza di Kevin De Bruyne nelle squadre in cui gioca.
4. Italia
Girone A
Allenatore: Roberto Mancini
Convocati
Portieri: Donnarumma, Meret, Sirigu.
Difensori: Acerbi, Bastoni, Bonucci, Chiellini, Di Lorenzo, Emerson, Florenzi, Spinazzola, Toloi.
Centrocampisti: Barella, Cristante, Jorginho, Locatelli, Castrovilli, Pessina, Verratti.
Attaccanti: Belotti, Berardi, Bernardeschi, Chiesa, Immobile, Insigne, Raspadori.
Valore Transfermarkt: 751 milioni
Probabile Formazione
4-3-3: Donnarumma, Florenzi, Bonucci, Chiellini, Emerson, Barella, Jorginho, Verratti, Berardi, Immobile, Insigne.
Primi tre cambi: Belotti, Locatelli, Chiesa.
Come arriva a Euro 2020
L’Italia di Roberto Mancini arriva agli Europei portando con sé grande entusiasmo e aspettative, giustificate dalle superbe prestazioni che la Nazionale ha fornito negli ultimi 3 anni dall’arrivo dell’ex allenatore di Inter e City.
Ed è proprio il lavoro di Roberto Mancini la chiave della forza di questa nazionale, ripartita dopo la cocente eliminazione ai playoff per l’accesso ai Mondiali di Russia. Un lavoro che ha portato l’Italia ad essere una nazionale solida, capace di esprimere un grande calcio, sia per efficacia che per bellezza, una Nazionale di stampo prevalentemente offensivo, in controtendenza con molte grandi nazionali azzurre che hanno costruito la loro fortuna grazie a una difesa impenetrabile.
Rispetto alle competizioni precedenti, Mancini mette in mostra nuovi protagonisti, in parte sfruttando il ricambio generazionale portato da giovani di grande qualità, come Donnarumma e Barella, e in parte mettendo al centro della sua Italia giocatori come Jorginho e Insigne, già presenti in passato ma con ruoli minori.
Il percorso degli azzurri negli ultimi 3 anni è netto, avendo macinato record su record, tra cui spiccano il record di vittorie consecutive (11) e il record di risultati utili consecutivi (27).
Il girone di qualificazione ad Euro 2020 è sicuramente agevole sin dal sorteggio (Finlandia, Grecia, Bosnia, Armenia, Liechtenstein), ma l’Italia riesce a dominarlo vincendo addirittura 10 partite su 10 con un impressionante score di 37 reti segnate e sole 4 subite. Anche in Nations League l’Italia non fa sconti, qualificandosi per la fase finale del torneo vincendo un girone ostico con Paesi Bassi, Polonia e Bosnia.
Arrivando a parlare di Euro 2020, gli Azzurri sono stati inseriti nel gruppo A e avranno l’opportunità di giocare tutte le partite dei gironi e gli eventuali quarti di finale allo Stadio Olimpico di Roma, che per l’occasione riaccoglierà il pubblico fino al 25% della sua capienza. Le avversarie dell’Italia nella fase a gironi saranno Svizzera, Turchia e Galles, tre squadre ostiche, organizzate e con qualche giocatore di talento, che proveranno a rendere la vita difficile alla Nazionale azzurra, che ciononostante parte sicuramente con i favori del pronostico.
Le aspettative su questa Italia sono alle stelle, circondando il gruppo azzurro con un entusiasmo che non si percepiva da tempo, starà al CT e al grande gruppo che ha costruito rispettare il pronostico, sperando di arrivare tra le prime 4 d’Europa
Giocatore chiave: Lorenzo Insigne
In una Nazionale in cui la chiave è senza dubbio il gruppo non è facile individuare l’uomo chiave ma Lorenzo Insigne sembra avere tutti i requisiti per essere il vero trascinatore degli Azzurri nella competizione.
Il talento di Frattamaggiore è la vera faccia di questa Italia: sfruttato poco e male nelle precedenti gestioni con Conte e Ventura per motivi prevalentemente tattici, è stato messo al centro del progetto Italia sin dall’arrivo di Roberto Mancini, che ha fatto esaltare tutte le doti del talento napoletano, che in Nazionale mostra ormai da tempo una costanza di rendimento abbinata a grande sacrificio in ogni partita.
L’ala del Napoli, reduce da una delle sue migliori stagioni in carriera in cui ha segnato 19 reti in campionato fornendo 7 assist, è ormai da anni un regista offensivo di altissimo livello, bravo a combinare con il terzino di fascia e ormai consolidato nel cambio gioco per l’altro esterno, capace di trascinare la sua squadra anche in momenti di difficoltà, e tecnicamente uno dei talenti più puri sfornati dall’Italia negli ultimi anni.
Per essere un’ala d’attacco i suoi numeri realizzativi sono importanti: spesso in doppia cifra, ha addirittura sfondato due volte il muro dei 15 gol, non facendo mai mancare però una grandissima attitudine difensiva che lo piazza ogni anno ai primi posti nelle classifiche di palloni recuperati dagli attaccanti, attitudine che lo ha reso preziosissimo per il calcio offensivo proposto sia nel Napoli che nell’Italia.
3. Portogallo
Girone F
Allenatore: Fernando Santos
Convocati
Portieri: Rui Patricio, Anthony Lopes, Rui Silva.
Difensori: João Cancelo, Nélson Semedo, José Fonte, Pepe, Rúben Dias, Nuno Mendes, Raphaël Guerreiro.
Centrocampisti: Danilo Pereira, João Palhinha, Rúben Neves, Bruno Fernandes, João Moutinho, Renato Sanches, Sérgio Oliveira, William Carvalho.
Attaccanti: Pedro Gonçalves, André Silva, Bernardo Silva, Cristiano Ronaldo, Diogo Jota, Gonçalo Guedes, João Félix, Rafa Silva.
Valore Transfermarkt: 872 milioni
Probabile Formazione
4-2-3-1: Rui Patricio; Cancelo, Pepe, Dias , Guerreiro; Danilo Pereira, William Carvalho; Bernardo Silva, Bruno Fernandes, Diogo Jota; Ronaldo.
Primi tre cambi: Joao Felix, Renato Sanches, Andre Silva.
Come arriva a Euro 2020
Il Portogallo di Fernando Santos arriva all’Europeo da seconda classificata nel girone B, dietro all’Ucraina e davanti a Serbia, Lussemburgo e Lituania. Non riuscendo a vincere nessuno dei due scontri diretti con i gialloblù, la nazionale lusitana è rimasta immischiata nella lotta per il secondo posto, garanzia di qualificazione diretta, con la Serbia. La partita chiave per la qualificazione è stata senza dubbio la vittoria 4-2 in casa dei serbi, risultato che ha sancito la decisiva distanza di tre punti tra le due squadre.
Il capocannoniere della squadra nel percorso di qualificazione è stato ovviamente il capitano e giocatore simbolo Cristiano Ronaldo, con ben 11 gol in 8 partite, secondo nella classifica dei marcatori delle qualificazioni dietro a Harry Kane.
Il Portogallo è inserito nel Gruppo E con Germania, Francia e Ungheria, un girone che si prospetta di altissimo livello e che è stato denominato “il gruppo della morte”, dato che comprende tre delle maggiori favorite alla vittoria finale. Il Portogallo però, ha dalla sua una solidità offensiva e molte alternative da schierare a gara in corso che aggiungono una variabile in più molto comoda in questo tipo di competizione. Anche se sarà difficile ripetersi, restano comunque i campioni in carica.
L’unico punto di domanda è dato dalla fase difensiva, che vede schierati in campo giocatori, sì, esperti (Rui Patricio, Pepe e Fonte), ma anche così avanti con gli anni da non dare garanzie in competizioni così brevi; insieme a loro però ci sarà Ruben Dias, fresco vincitore del premio di giocatore dell’anno in Premier League, che vorrà dimostrare la sua qualità anche in ambito nazionale.
Giocatore chiave: Cristiano Ronaldo
La scelta del giocatore chiave di questo Portogallo è allo stesso tempo semplicissima e difficilissima: il capitano Cristiano Ronaldo è reduce da una delle peggiori stagioni in carriera dal punto di vista del gioco, eppure si può dire con discreta certezza che, se Ronaldo giocherà ai livelli a cui ci ha abituato nell’ultimo decennio, i lusitani sono i favoriti n°1 per la vittoria del titolo.
Ronaldo potrà contare su giocatori di qualità assoluta alle sue spalle tra cui Bernardo Silva, Bruno Fernandes, Diogo Jota, Joao Felix e Pedro Goncalves che dovranno essere abili a riempire gli spazi centrali aperti dai suoi movimenti senza palla.
Per l’attacco alla profondità, ben si sposano le caratteristiche di Andrè Silva, che all’Eintracht ha vissuto la sua miglior stagione e che deve essere considerato un’importante pedina per Santos, magari nelle partite da sbloccare. Se le frecce non bastassero, ci sono i due terzini titolari che, per qualità e propensione offensiva, sono quasi considerabili delle ali, ossia Raphaël Guerreiro e, la vecchia conoscenza del calcio italiano, João Cancelo.
CR7 potrà quindi dimenticarsi del lavoro da regista avanzato che ha dovuto spesso svolgere in quest’ultima stagione alla Juventus, non avrà compiti in fase di pressing che mal si adattano al suo stile di gioco e potrà quindi concentrarsi soprattutto su ciò che sa fare meglio: segnare.
2. Inghilterra
Girone D
Allenatore: Gareth Southgate
Convocati
Portieri: Henderson, Johnstone, Pickford.
Difensori: White, Chilwell, Coady, James, Maguire, Mings, Shaw, Stones, Trippier, Walker.
Centrocampisti: Bellingham, Henderson, Mount, Phillips, Rice.
Attaccanti: Calvert-Lewin, Foden, Grealish, Kane, Rashford, Saka, Sancho, Sterling.
Valore Transfermarkt: 1.27 miliardi
Probabile Formazione
4-3-3: Pickford; Walker, Maguire, Stones, Chilwell; Henderson, Rice, Mount; Rashford, Kane, Sterling.
Primi tre cambi: Foden, Sancho, Trippier.
Come arriva a Euro 2020
L’Inghilterra ha dominato il girone di qualificazione per Euro 2020. Lo score è di 7 vittorie e 1 sconfitta in 8 partite. L’unica sconfitta risale a ottobre 2019 contro la Repubblica Ceca, classificatasi al secondo posto.
La nazionale inglese, contro squadre indubbiamente meno attrezzate, è stata in grado di totalizzare 37 gol fatti e solo 6 subiti. Kane e Sterling sono i mattatori indiscussi del percorso qualificazione sotto il profilo realizzativo.
Allo stesso tempo però, in una competizione con partite secche, la difesa giocherà un ruolo fondamentale per le sorti della nazionale. Alla vigilia sembra che l’assetto difensivo possa essere a quattro, ma la defezione di Alexander-Arnold per infortunio e la convocazione di White (difensore centrale) fanno pensare ad un cambio in corsa ed eventuale passaggio alla difesa a tre, con Walker terzo centrale di destra. Di sicuro gli occhi saranno puntati su Stones e Maguire.
Euro 2020 è un’occasione importante per questa nazionale che vorrà vendicare l’eliminazione in semifinale contro la Croazia ai supplementari avvenuta durante il mondiale del 2018 e l’eliminazione prematura avvenuta agli ottavi di finale per mano dell’Islanda ad Euro 2016.
Questa volta non ci sarà l’Islanda, ma si rinnoverà ancora una volta il confronto con la Croazia, diretta contendente per il primo posto nel girone D di Euro 2020.
In questo contesto, l’apporto del pubblico non è da sottovalutare in quanto la nazionale inglese certamente giocherà la fase a gironi con la spinta del pubblico di casa, a Wembley. La sveglia resta però puntata al 11 Luglio, quando avrà inizio la finale di questa competizione europea, che si giocherà in quel medesimo stadio, con l’Inghilterra che quindi rincorrerà il sogno di una finale da atmosfera magica di fronte ai propri tifosi.
Giocatore chiave: Harry Kane
La stella della nazionale inglese è sicuramente Harry Kane, che approda a questo Europeo dopo una stagione impressionante, dal punto di vista realizzativo e non, con 23 gol e 14 assist. Purtroppo non sono bastati per portare il Tottenham oltre la settima piazza in Premier League, ma restano pur sempre numeri che descrivono quanto i sogni di vittoria dell’Inghilterra passino dai piedi di The Hurricane.
Di certo, non è abituato a perdere il feeling del gol con la maglia della nazionale, come testimoniano i suoi 35 gol in 54 presenze. Sarà sicuramente coadiuvato in fase offensiva da altri giocatori che hanno impressionato. Parliamo quindi di Foden e Sterling, stelle del Manchester City, Rashford, in forza allo United, Sancho, che ha incantato al Borussia Dortmund, e Mason Mount, sulle ali dell’entusiasmo in una stagione coronatasi con la vittoria della Champions League del Chelsea.
Tra tecnica del reparto avanzato e propensione alla creazione offensiva, i favori del pronostico per una eventuale vittoria della classifica marcatori di questa competizione sembrano proprio dalla parte di Kane, specie se la nazionale inglese fosse in grado di imporsi nella competizione con un lungo cammino.
1. Francia
Girone F
Allenatore: Didier Deschamps
Convocati
Portieri: Lloris, Mandanda, Maignan.
Difensori: Pavard, Dubois, Zouma, Varane, Kimpembe, Lenglet, L. Hernandez, Digne, Koundé.
Centrocampisti: Kanté, Pogba, Rabiot, Tolisso, Sissoko, Lemar.
Attaccanti: Coman, Benzema, Mbappé, Dembélé, Griezmann, Giroud, Ben Yedder, Thuram.
Valore Transfermarkt: 1.03 miliardi
Probabile Formazione
4-3-3: Lloris; Pavard, Varane, Kimpembe, L. Hernandez; Pogba, Kante, Rabiot; Griezmann, Benzema, Mbappe.
Primi tre cambi: Coman, Dembele, Tolisso.
Come arriva a Euro 2020
La Francia arriva ad Euro 2020 come la favorita numero uno ad alzare il trofeo nella finale di Wembley. Dalla vittoria del Mondiale ad oggi i Bleus hanno giocato diciannove partite ufficiali, vincendone 15 e perdendo solo una volta, a Konya contro la Turchia nelle qualificazioni per l’Europeo, segnando 41 gol e subendone solamente 12. Ai numeri impressionanti si aggiunge la convocazione last minute di Karim Benzema, che nelle ultime stagioni si è imposto come una delle migliori punte del mondo, dopo tanti anni all’ombra di Cristiano Ronaldo.
La squadra non è cambiata tanto rispetto a quella che vinse il Mondiale di Russia, soprattutto nei titolari, dove le uniche novità sono rappresentate da Kimpembe, che ha preso il posto di Umtiti, Rabiot, che sostituirà Matuidi, e il già citato Benzema al posto di Giroud, che comunque sarà nei 26 convocati di Deschamps, pronto a dare una mano in caso di necessità.
Il ruolo di Rabiot sarà il più delicato, poiché le capacità di Matuidi di poter giocare in più ruoli all’interno della stessa partita, permettendo alla squadra di adattarsi alle varie situazioni, era risultato fondamentale per i successi in Russia. Tra l’altro, nell’ultimo test match contro la Bulgaria, Benzema ha avuto un piccolo infortunio che l’ha costretto a uscire. Non dovrebbe essere niente di particolarmente grave ma sicuramente è una situazione da tenere sotto controllo.
L’urna di Bucarest non è stata benevola nei confronti dei Bleus, sorteggiandoli nel “gruppo della morte”, che coinvolge ben tre delle prime sei squadre del nostro power ranking. Dovrebbero passare tutte e tre, ma il pericolo di uscire dal lotto delle quattro migliori terze è altissimo, quindi Mbappé e soci dovranno mettere subito le marce pesanti per evitare brutte sorprese. Oltre alla difficoltà delle partite si aggiunge anche la problematica dei viaggi: la Francia esordirà a Monaco contro la Germania, per poi volare a Budapest dove giocherà le ultime due partite contro Ungheria e Portogallo.
Giocatore chiave: Kylian Mbappe
Il giocatore chiave della Francia è difficile da individuare, si potrebbe parlare di Ngolo Kanté, fresco vincitore della Champions League con il Chelsea e per qualcuno addirittura candidato numero uno al Pallone d’Oro. La scelta però non poteva non ricadere su Kylian Mbappé, che insieme a Lewandowski e De Bruyne, se dovesse stare bene, è probabilmente il miglior giocatore in assoluto del torneo.
Se la stagione a livello di trofei di squadra non è stata esaltante per il PSG (secondo posto in campionato dietro al Lille, sconfitta in semifinale di Champions contro il City e “solamente” due coppe nazionali vinte), per la punta classe 1998 quella appena trascorsa è stata la miglior stagione in carriera, con 42 gol e 11 assist in 47 presenze totali.
Dopo la vittoria da protagonista in Russia, in cui ha siglato 4 gol e un assist, Mbappé arriva all’Europeo con tutti i riflettori puntati contro, e in caso di vittoria finale potrebbe seriamente ambire alla vittoria del Pallone d’Oro. Lo score in nazionale è già ottimo per un giocatore così giovane, ben 17 gol e 14 assist in 43 presenze, quindi ci aspettiamo di vederlo su livelli molto simili anche a questa manifestazione.
Insieme a Mbappé non si possono non citare anche i suoi due compagni di reparto, Antoine Griezmann e Karim Benzema. Grizou è reduce da due stagioni sottotono al Barcellona, dopo diversi anni da protagonista all’Atletico Madrid, ma in nazionale è sempre stato sui livelli a cui ci ha abituato durante i suoi anni nella capitale spagnola, con un bottino personale di 36 gol (quarto di sempre) e 27 assist in 90 partite. Karim “The Dream” è invece la sorpresa principale di questo Europeo. Dopo quasi sei anni, l’attaccante di origine algerina è stato convinto a tornare in nazionale dal CT Deschamps, che ha aggiunto così alla sua nazionale un ulteriore tassello per renderla ancora più competitiva.