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Juventus – Milan, le chiavi tattiche della sfida

Pirlo con Cuadrado e Chiesa, Pioli punta sugli esterni e su Ibra
5 min

Il posticipo della 35esima giornata di campionato sarà Juventus – Milan, sfida storicamente affascinante ed oggi estremamente decisiva per la conquista di un posto nella Champions League 2021-2022.
Tra situazione di classifica, periodo di forma delle due squadre e competizione serrata a distanza con Napoli, Atalanta e Lazio, ci sono tutti gli ingredienti per un match in cui non sono ammessi passi falsi. 

Atalanta 69, Juventus 69, Milan 69, Napoli 67, Lazio 64 con una partita da recuperare. Così recita la classifica dal secondo al sesto posto all’inizio della 35esima giornata di campionato. Solo questo basterebbe a descrivere l’importanza del posticipo Juventus – Milan per agguantare un posto in Champions League. A ciò si aggiungono l’obbligo della Juventus di rimanere nella top 4 in campionato per salvare la stagione e la voglia del Milan di coronare una lunga ed entusiasmante galoppata iniziata nel girone di ritorno della stagione 2019-2020.

Entrambe arrivano da un periodo di forma tutt’altro che rosea: la Juve ha commesso un passo falso contro la Fiorentina, riuscendo a pareggiare la rete iniziale di Dusan Vlahovic, per poi agguantare una vittoria in extremis contro l’Udinese dopo una prestazione horror; il Milan, dal canto suo, ha battuto il Benevento recuperando parzialmente il morale dopo la netta sconfitta contro la Lazio, dove prima Correa e poi Immobile purgarono i rossoneri.

Tutte e due le squadre stanno quindi dando fondo alle poche energie residue, dal momento che hanno dovuto fronteggiare anche numerosi e ripetuti infortuni per tutto il campionato.
Il Milan sarà anche chiamato a “ribaltare la cabala”, dato che ha ottenuto solo 3 vittorie e 1 pareggio negli ultimi 19 confronti contro la Juve, con 9 sconfitte consecutive in trasferta contro i bianconeri.

Come si presenta la Juventus a questa partita fondamentale?

Partiamo dall’analisi della squadra bianconera.
Per questo big match la Juve dovrebbe avere a disposizione tutte le sue pedine principali, su tutti il recuperato Chiesa che va per una maglia da titolare. Potrebbe fare eccezione Morata, a causa del problema al polpaccio presentatosi già contro l’Udinese e che lo ha costretto alla panchina: il ballottaggio con Dybala resta aperto.

Il tandem d’attacco sarà supportato da Cuadrado a destra, apparso un po’ appannato contro l’Udinese, e il rientrante e già citato Chiesa a sinistra. La coppia Bentancur-Rabiot tornerà a comporre la linea mediana, coperti alle spalle da Alex Sandro, due tra Bonucci, de Ligt e Chiellini, e Danilo con il suo solito ruolo jolly tra linea di difesa e linea di centrocampo. McKennie resta la mina vagante per la formazione.

A prescindere dall’undici titolare e dalle assenze, però, la Juve vista a Firenze ed Udine ha peccato in ferocia agonistica, precisione tecnica e occupazione degli spazi, come capitato anche in altre apparizioni nel corso di questo campionato. L’importanza dello scontro con il Milan dovrebbe risolvere di default la prima criticità. Per quanto riguarda il profilo tecnico e tattico, la Vecchia Signora dovrà dimostrare di aver imparato dai propri errori.

Fiorentina - Juventus 1-1
Cristiano Ronaldo durante l’ultima sfida tra Fiorentina e Juventus (📷/Ansa)

La Juventus, che quest’anno si è data la prerogativa di dominare il gioco sul piano del possesso, ha infatti troppo spesso palesato errori tecnici in impostazione e lentezza della stessa. Il pallone viene mosso da destra a sinistra, senza mai trovare con continuità un guizzo, un’imbucata, un inserimento, un dribbling decisivo. Non a caso, sotto questo aspetto la luce della Juve si accende quasi esclusivamente grazie a Cuadrado, Chiesa e McKennie. Sicuramente la Juventus si affiderà a loro ma, per sorprendere un Milan sempre ordinato e abile a ripartire, dovrà conciliare perfettamente i movimenti di tutto il reparto offensivo.

Sarà estremamente importante ottimizzare gli spazi e il dialogo in campo delle coppie Ronaldo-Chiesa e Cuadrado-Dybala. Molto spesso vediamo CR7 allargarsi sulla sinistra, sebbene per gravity e finalizzazione sarebbe più utile in zona centrale. Quando ciò avverrà, sarà fondamentale per Chiesa accentrarsi e sostituire Ronaldo (quantomeno per posizione in campo) nel ruolo di centravanti, lasciando spazio agli inserimenti di Rabiot, o del jolly McKennie. 

Chiesa si posiziona al centro quando Ronaldo si allarga a sinistra
Juventus – Genoa: Chiesa si posiziona al centro quando Ronaldo si allarga a sinistra

Allo stesso tempo, invece, Dybala dovrà mantenere una posizione più centrale evitando di allargarsi ed occupare lo spazio di Cuadrado, lasciando al colombiano più soluzioni disponibili: scambio con l’argentino, dribbling per accentrarsi, allungo verso il fondo.
È proprio da questa posizione, e da una giocata ad alto tasso tecnico di Dybala, che nasce il gol dell’1-0 all’andata contro il Milan. In quell’occasione l’interprete sulla destra era Chiesa.

Primo gol di Chiesa in Milan - Juve: Dybala resta in una posizione centrale
Primo gol di Chiesa in Milan – Juve: Dybala resta in una posizione centrale

Se Cuadrado avesse tanto spazio da occupare, Theo Hernandez sarebbe costretto ad abbassarsi, riducendone il potenziale in fase di ripartenza del Milan.
È nei migliori interessi dei bianconeri spingere dal lato di Theo, che ha da sempre dimostrato una minore inclinazione difensiva e, specie nel girone di ritorno, ha palesato problemi di letture e in copertura. L’ipotetico triangolo offensivo Danilo/Bentancur – Cuadrado – attaccante dovrà mettere in luce proprio questi limiti del terzino rossonero. 

Alvaro Morata
Alvaro Morata (📷/Getty Images)

Qualora Morata fosse della partita al posto di Dybala, il rebus tattico tra Cuadrado e l’argentino – e in generale della posizione in campo di quest’ultimo – verrebbe risolto. Morata infatti sarebbe in grado di allungare la difesa attaccando la profondità, abbassarsi per ricevere e far salire la squadra, nonché occupare l’area di rigore, rifornita dai cross di Chiesa e Cuadrado.

Il Milan, oltre alle sue doti in ripartenza, ha ampiamente dimostrato le sue qualità in gestione del possesso e creazione offensiva a difesa schierata. Ecco perché il risultato della Juventus passerà dall’essere in grado di accettare, almeno in alcune fasi della partita, il palleggio dei rossoneri senza disattenzioni, che troppo spesso hanno condizionato il risultato dei bianconeri.
Osservati speciali in fase difensiva saranno Bonucci, Alex Sandro, apparso sempre più distratto nel corso della stagione, e la coppia Rabiot-Bentancur, che potrebbero subire il mix fisico-tecnico del Milan dal centrocampo in su.


Come si presenta il Milan a questa partita fondamentale?

Il Milan nelle ultime 5 partite ha trovato tre vittorie ma soprattutto due sconfitte, pesantissime sia per come sono maturate (Sassuolo) che per l’avversario (Lazio).
Per la gara di domenica i rossoneri dovrebbero però avere a disposizione l’undici titolare e non avranno assenze importanti; l’unico squalificato sarà infatti Samu Castillejo che, già diffidato, è stato ammonito negli ultimi minuti di Milan-Benevento.

Partiamo proprio dall’ultima partita giocata dai rossoneri. In questa gara il Milan è sembrato molto più libero mentalmente e anche più fresco nelle gambe, creando moltissimo (xG 3,94) ma sprecando anche tantissimo. Una situazione tattica vista contro il Benevento e che potrebbe riproporre contro la Juventus è quella che ha portato al gol del primo vantaggio rossonero.

Ibra ad alzare la difesa campana e Calhanoglu, Theo e Kessié ad occupare lo spazio da centravanti
Ibra ad alzare la difesa campana e Calhanoglu, Theo e Kessié ad occupare lo spazio da centravanti

Ibrahimovic fa alzare la linea difensiva dei campani e i vari Calhanoglu, Kessié e Theo Hernandez vanno ad occupare il suo spazio andando a creare superiorità numerica dentro l’area. Questa è una situazione che si è riproposta più volte sia durante la stagione che nella partita di sabato scorso.

Con il ritorno il campo di Calabria, il Milan potrebbe anche tornare a giocare con più continuità e lucidità sulla fascia destra, soprattutto trovandosi di fronte un Alex Sandro che non sembra nella sua condizione fisica migliore. 
Potrà farlo sia sfruttando le sovrapposizioni di Calabria sia andando ad attaccare la profondità con Saelemaekers e creando quindi quei triangoli offensivi che tanto avevano prodotto nella prima parte del campionato rossonero.

Una delle combinazioni provate sulla destra dal Milan con la catena formata da Calabria e Saelemaekers
Una delle combinazioni provate sulla destra dal Milan con la catena formata da Calabria e Saelemaekers

Un altro contesto che potrà venire utile al Milan è quello relativo all’impostazione a centrocampo. In questo caso riprendiamo una situazione della gara di andata in cui la lieve pressione della Juventus nella zona centrale di campo (molto più forte è invece il pressing portato dai bianconeri sulla prima impostazione, infatti la Juventus per PPDA medio è tra le prime in Serie A con 11,23) permise al Milan di creare una spaccatura sulla sinistra, zona di campo che solitamente viene occupata da Calhanoglu che quando si abbassa va a fare la mezzala di sinistra nel centrocampo rossonero.

Nello scenario di domenica sera dovremmo sostituire Bennacer a Kessié che, vista l’emergenza, fu costretto a ricoprire tale ruolo con Calabria secondo centrocampista.

L’occupazione degli spazi da parte del Milan porta la Juventus a concedere un varco sulla mediana sinistra
L’occupazione degli spazi da parte del Milan porta la Juventus a concedere un varco sulla mediana sinistra

A fronte di questo mismatch si andrebbe poi a creare superiorità numerica sulla corsia di sinistra dove Theo Hernandez e Rebic/Leao possono attaccare un Cuadrado meno dedito alla fase difensiva. Qui di seguito, un’immagine relativa al campionato scorso ma che ben illustra la situazione che il Milan spera di creare con l’abbassamento di Calhanoglu all’altezza dei due di centrocampo.

In continuazione da sopra, Calhanoglu occupa quello spazio e il Milan va a creare superiorità numerica sulla sinistra
In continuazione da sopra, Calhanoglu occupa quello spazio e il Milan va a creare superiorità numerica sulla sinistra

È tutto pronto quindi per una sfida senza esclusione di colpi, in cui sarà vietato sbagliare ed incappare nel passo falso di una sconfitta.

Orologio puntato alle 20:45 e che vinca il migliore.

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