Il Mondiale è l’appuntamento più importante nel panorama calcistico da sempre. Le più grandi leggende, i migliori ricordi e i peggiori drammi sono legati all’appuntamento quadriennale che riunisce squadre, culture e tifosi da tutto il mondo alla ricerca della magica coppa dorata. Tuttavia, al mese che porta alla consegna del trofeo bisogna arrivarci, come ben sanno superpotenze come l’Inghilterra o la Francia nel ’94 o l’Olanda e, ahinoi, l’Italia appena quattro anni fa.
Le qualificazioni sono giunte all’ultima tornata, quella decisiva per assegnare chi si qualificherà direttamente, chi dovrà passare per gli spareggi e chi invece dovrà rinunciare al sogno Mondiale.
In vista delle ultime partite, andiamo a vedere la situazione girone per girone alla ricerca di conferme, sorprese e possibili big match, per capire di cosa abbia bisogno ogni squadra europea.
GIRONE A – Azerbaigian, Irlanda, Lussemburgo, Serbia, Portogallo
Nel primo raggruppamento il finale era preannunciato sin dal sorteggio: Portogallo e Serbia a giocarsi la qualificazione diretta e tutte le altre a giocarsi i posti d’onore tra di loro. E così è stato.
A due turni dalla fine, la Serbia guida la classifica con diciassette punti davanti al Portogallo a quota sedici, ma i lusitani hanno un match in meno da disputare contro una deludente Irlanda, al momento addirittura dietro al Lussemburgo. L’appuntamento che deciderà il girone è per il 14 novembre a Lisbona, dove presumibilmente gli iberici avranno due risultati su tre contro gli slavi.
Infatti, anche nel caso in cui gli irlandesi strappassero un punto a Ronaldo &Co, risulterebbe decisiva la differenza reti, criterio superiore allo scontro diretto, dove al momento il Portogallo registra un comodo +4, che gli garantirebbe comunque la qualificazione a meno di sconfitte.
In ogni caso, la nazionale che uscirà perdente dal duello in vetta è comunque sicura della qualificazione allo spareggio, molto probabilmente da testa di serie.
Piccola nota a margine, il match d’andata è terminato 2-2, con il Portogallo rimontato dal doppio vantaggio e un Ronaldo furioso per un gol fantasma al 92esimo non assegnato con annessa polemica per aver gettato la fascia di capitano a terra per la frustrazione.
GIRONE B – Georgia, Grecia, Kosovo, Spagna, Svezia
Nel secondo gruppo, la situazione è tutta ancora aperta, anche se sembra tracciata la strada verso un altro spareggio finale nell’ultima giornata. Guida a sorpresa la Svezia a quindici punti davanti ai favoriti spagnoli, che pagano una sconfitta nello scontro diretto e un pareggio con la Grecia. Proprio con gli ellenici, le Furie Rosse giocheranno il primo dei due match decisivi con la necessità di vincere per rimanere in scia agli scandinavi, impegnati in Georgia.
Attenzione che i greci sono distanti solo quattro punti dagli iberici e cercheranno di giocare il match della vita per giocarsi tutto all’ultima giornata contro il Kosovo.
Va comunque ricordato che gli spareggi si compongono delle dieci seconde dei gironi e delle due migliori vincitrici dei gironi di Nations League, pertanto la Spagna ha comunque un posto assicurato, anche se non da testa di serie. Tuttavia, se le cose dovessero andare come previsto, con le prime due vittoriose alla penultima tornata, risulterebbe decisivo lo scontro diretto finale di Siviglia, dove la squadra di Luis Enrique sarà presumibilmente costretta a vincere. In caso di arrivo a pari punti, la questione differenza reti è tutta da vedere, dato che al momento gli svedesi registrano un +9 rispetto al +8 iberico.
GIRONE C – Bulgaria, Irlanda del Nord, Italia, Lituania, Svizzera
Il cammino degli Azzurri verso il Qatar era iniziato nel modo ideale: tre vittorie, tre 2-0 e nove punti nel girone. Da lì, i pareggi con Bulgaria e Svizzera hanno complicato il cammino dei Campioni d’Europa, mentre il 5-0 rifilato alla Lituania ha dato un segnale importante, anche in ottica gol segnati. A due giornate dalla fine, la Nazionale di Mancini si trova a pari punti con gli elvetici, anche se conserva il primo posto grazie al +2 rispetto agli avversari nella differenza reti.
Sarà decisivo con ogni probabilità lo scontro diretto di venerdì 12 all’Olimpico, dove comunque gli Azzurri hanno due risultati su tre e potrebbero qualificarsi (quasi) direttamente con la vittoria, a meno di capitomboli imprevisti nell’ultima partita contro l’Irlanda del Nord e di un’annessa vittoria larga dei cugini alpini sui bulgari. In caso contrario, tornerebbe lo spauracchio spareggio, anche se da probabile testa di serie, a quattro anni dal dramma di San Siro.
GIRONE D – Bosnia, Finlandia, Francia, Kazakistan, Ucraina
Nonostante il successo in Nations League, i campioni in carica sono stati tutto fuorché brillanti nel loro cammino fino ad ora: tre vittorie, nemmeno troppo convincenti, e tre pareggi per 1-1.
Ciò nonostante, i transalpini sono comunque primi nel girone a +3 sugli ucraini, che hanno una partita in più, e a +4 sui finlandesi. Basterà una vittoria contro Kazakistan o Finlandia per garantire ai Blues la qualificazione diretta verso la difesa del titolo.
Se la situazione in vetta sembra abbastanza definita, la lotta per lo spareggio è più aperta che mai, come da previsione al sorteggio: Ucraina, Finlandia e Bosnia sono racchiuse in due punti, ma gli uomini di Petrakov hanno giocato una partita in più e nel loro ultimo match si scontreranno proprio con gli slavi, che precedentemente si giocheranno l’altro scontro diretto con i nordici.
Due punti, tre partite, tre scontri diretti e solo una squadra che volerà in Asia il prossimo dicembre. Attenzione alla differenza reti: +1 per gli ucraini, 0 per la Finlandia e -1 per la Bosnia.
GIRONE E – Belgio, Bielorussia, Estonia, Galles, Repubblica Ceca
Il raggruppamento E è il girone aperto più chiuso che c’è. Il Belgio guida con sedici punti conquistati su diciotto disponibili, a +5 sulla coppia Repubblica Ceca-Galles e, con sei punti a disposizione, non è ancora qualificata ufficialmente ma basta un pareggio nelle ultime due, contro Estonia e i dragoni, per strappare un ticket semi garantito.
Al contempo, cechi e britannici sono sì a pari punti ma con ogni probabilità si giocheranno solo la testa di serie ai sorteggi, essendo rispettivamente la terza e la prima miglior vincitrice del girone di Nations League nella Lega B (servirebbe un harakiri della Spagna per mettere in dubbio il posto agli spareggi della squadra di Patrick Schick).
In ogni caso, il Galles parte con i favori del pronostico dovendo disputare due match, il primo contro la Bielorussia e il secondo sì contro il Belgio ma che con ogni probabilità sarà già qualificato, mentre ai cechi manca solo la gara con l’Estonia. In caso di arrivo a pari punti, la squadra dell’est ha un tesoretto di +2 da gestire sui rivali, oltre che quattro gol segnati (secondo criterio di valutazione), anche se i gallesi hanno il vantaggio negli scontri diretti.
GIRONE F – Austria, Danimarca, Faer Oer, Israele, Moldavia, Scozia
Nel girone F, la Danimarca ha già strappato un biglietto verso il Qatar con un percorso straordinario: otto partite, otto vittorie, 27 gol fatti da 17 marcatori diversi e zero subiti. Alle sue spalle, la Scozia ha un buon margine su Israele e sarebbe sufficiente una vittoria in Moldavia venerdì 12 per affrontare il match finale con la corazzata danese, già sicura di avere un posto agli spareggi.
In caso contrario, gli israeliani si giocheranno tutto nello scontro con l’Austria, dove serve una vittoria, prima del match conclusivo in casa contro le isole Faer Oer. Proprio gli austriaci sono stati la grande delusione del raggruppamento dopo il buon Europeo, ma con ogni probabilità disputeranno gli spareggi, anche se non da testa di serie, essendo la seconda miglior vincitrice del girone di Nations League per la Lega B (anche in questo caso, lo spareggio è in dubbio solo in caso di harakiri spagnolo).
GIRONE G – Gibilterra, Lettonia, Montenegro, Norvegia, Olanda, Turchia
L’Olanda condivide con noi italiani il triste destino di chi non ha partecipato all’ultimo Mondiale russo e pertanto l’imperativo assoluto di centrare la qualificazione a Qatar 2022. Per ora, i tulipani hanno eseguito bene il loro compito, nonostante la sconfitta all’esordio contro la Turchia, e guidano la classifica dopo otto partite ma i giochi sono completamente aperti: la Norvegia è distante solo due punti mentre la Turchia è a quattro distanze, avendo però il calendario più semplice delle tre con Gibilterra e Montenegro da affrontare. Gli olandesi affronteranno invece i montenegrini nel primo turno e si giocheranno lo scontro diretto decisivo contro gli scandinavi all’ultima giornata, a meno di passi falsi nordici in terra lettone.
Dunque, agli Orange servono quattro punti per garantirsi il primo posto, vista l’ampissima differenza reti, e due per garantirsi almeno lo spareggio mentre le altre due se la giocheranno sul filo di lana, anche se i norvegesi hanno il comodo cuscinetto del +5 in differenza reti, nonostante i turchi abbiano segnato quattro reti in più. L’Olanda è favorita ma il match del De Kuip potrebbe essere uno spareggio prima degli spareggi e si sa, in gara secca tutto può accadere.
GIRONE H – Cipro, Croazia, Malta, Russia, Slovacchia, Slovenia
Situazione molto chiara e delineata nel gruppo H: a giocarsi la qualificazione saranno Russia e Croazia, con ogni probabilità nello scontro diretto di domenica pomeriggio. I russi guidano il raggruppamento con due punti di vantaggio sui croati e il penultimo turno non dovrebbe presentare grosse difficoltà per nessuna delle due, con i primi impegnati a San Pietroburgo contro Cipro e i secondi che andranno a giocare sull’isola di Malta, rispettivamente ultimo e penultima del girone.
Se entrambe dovessero conquistare i tre punti, la squadra di Dzyuba avrà a disposizione due risultati su tre nel match decisivo, mentre se i ciprioti dovessero fermare i leader del girone, potrebbe risultare decisiva la differenza reti, dove i croati sono avanti di due lunghezze con le stesse reti segnate, ricordando che lo scontro diretto in terra russa era finito con uno scialbo 0-0. Per la sconfitta nel duello per il primato, non ci sarà comunque da disperare visto che la qualificazione agli spareggi è già in cascina.
GRUPPO I – Albania, Andorra, Inghilterra, Polonia, San Marino, Ungheria
Si prospettava un bel girone di qualificazione equilibrato e così è stato, anche se alla fine i valori attesi alla vigilia si sono manifestati anche in campo. Le squadre ancora in corsa per la qualificazione diretta sono teoricamente tre ma nei fatti l’Inghilterra, leader del girone a quota 20, ha un piede e mezzo già in Qatar, dato che serve sostanzialmente un punto a Wembley contro l’Albania per poi presentarsi alla passerella San Marino per chiudere i conti comodamente; detto ciò, anche in caso di sconfitta contro la squadra di Reja, il +4 nella differenza reti sulla Polonia distante tre punti garantisce un buon margine, considerando anche l’appuntamento conclusivo.
La vera lotta sembra essere dunque per il secondo posto, al momento conservato dai polacchi con due distanze di vantaggio sugli albanesi. Considerando anche l’ampio margine nella differenza reti per Lewa &Co, l’Albania deve fare il grande colpo con i britannici oppure sperare in un’impresa impossibile di Andorra, per presentarsi all’ultima giornata proprio contro gli iberici con la speranza di un aiutino da parte dell’Ungheria, delusione del girone dopo il buon Europeo. La squadra di Marco Rossi non è ancora tagliata fuori dal discorso spareggi a livello matematico, ma il -16 nella differenza reti rispetto alla Polonia è una pietra tombale sulle speranze ungheresi.
GRUPPO J – Armenia, Germania, Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Romania
Ultimo girone e seconda qualificata già garantita con la Germania che a due giornate dal termine, è avanti di otto lunghezze sulla Romania, nonostante la clamorosa sconfitta di marzo contro i macedoni, la prima nelle qualificazioni mondiali dopo vent’anni. Alle spalle dei tedeschi, c’è grandissima bagarre: guida la Romania a quota tredici, seguita dalla Macedonia del Nord e dall’Armenia a 12; più staccata e tenuta in vita solo dalla matematica, l’Islanda che molto difficilmente ripeterà l’impresa del 2018.
I rumeni sono favoriti anche dal calendario che gli mette di fronte proprio gli islandesi e il Liechtenstein fanalino di coda mentre il percorso più duro spetta agli armeni che affronteranno i macedoni nello scontro diretto e chiuderanno tra le mura amiche contro la Germania. Chiude il cerchio il match tra Macedonia del Nord e Islanda che chiuderà il girone.
È chiaro che se la Romania dovesse battere l’Islanda in casa, il discorso sarebbe probabilmente chiuso, mentre se dovesse fare un passo falso, si aprirebbe la strada a varie strade differenti, per cui potrebbe risultare decisiva la differenza reti, che vede al momento la Macedonia a +5, la Romania a +3 e l’Armenia a -3. In tre per un solo posto in uno spareggio comunque difficile, visto che difficilmente chi la spunterà avrà un posto tra le teste di serie.