La nostra rubrica che analizza con uno sguardo più approfondito i gol più belli e più interessanti dal punto di vista tattico realizzati nell’ultima settimana di calcio internazionale.
Serie A
Nicolò Zaniolo (0-2, Atalanta – Roma)
Dopo aver fatto disperare i suoi Fanta Allenatori, Nicolò Zaniolo è riuscito finalmente a segnare il suo primo gol in campionato, ed è un gol dei suoi.
L’azione nasce da un anticipo aggressivo di Ibañez su Ilicic, la palla arriva a Mkhitaryan sulla sinistra, bel movimento di Abraham ad allargarsi e a venire incontro per trascinare De Roon e aprire spazi ai propri compagni, l’armeno lancia per Zaniolo, che appoggia con un bel colpo tacco verso Veretout, il francese corre palla al piede il tanto giusto da attirare Djimsiti e aprire un varco per Zaniolo, il quale riceve, si allunga il pallone, vince il contrasto fisico con Djimsiti (non una cosa da poco) e insacca alle spalle di Musso. Welcome Back, Nicolò.
Aaron Hickey (0-2, Sassuolo – Bologna)
Il Bologna fa suo il derby dell’Emilia battendo la truppa di Dionisi con un sonoro 0-3, alla cui festa partecipa anche El Ropero Santander allo scadere.
Aaron Hickey è un classe 2002 cresciuto nel mito di Robertson e Tierney, che tra poco potrebbe salutare da vicino almeno in Nazionale, considerata la prima parte di campionato davvero buona. Con quella di ieri, l’esterno scozzese è già alla quarta rete in campionato.
Siamo quasi al termine del primo tempo, i rossoblù devono battere un calcio d’angolo sulla sinistra. Corner corto per Skov Olsen e passaggio rasoterra che praticamente attraversa tutta l’area di rigore ed arriva ad Hickey. Parrebbe essere a tutti gli effetti uno schema del Bologna, ad ogni modo Hickey impatta il pallone di piatto destro che va spedito sotto l’incrocio. Ciò che risalta è senz’altro la coordinazione ed una postura del tutto naturale anche per un mancino come lui.
Luis Alberto (1-3, Venezia – Lazio)
La centrocampocentrica Lazio si presenta a Venezia, invero, con un assolo di Pedro che apre le danze al 3′ minuto. Per l’originario di Tenerife si tratta dell’ottavo gol in 20 partite, non male per un trentaquattrenne che ogni agosto si dice essere arrivato a fine corsa. Pareggio di Forte di testa e vantaggio di Acerbi da calcio d’angolo.
Al 94′ la mediana biancoceleste si congeda da Venezia con un duetto degno di una soirée al Teatro Goldoni. Palla tra i piedi di Luis Alberto che serve Milinkovic-Savic sulla fascia destra per poi tagliare verso il centro. Il serbo riceve il pallone e con un dolce pallonetto chiude il triangolo con lo spagnolo. Quest’ultimo controlla in corsa il pallone con il petto e di sinistro, al volo, trafigge Romero. Sipario al Penzo.
Alessandro Florenzi (1-3, Empoli – Milan)
Ah se fosse entrato quel tiro di Romagnoli alla Zidane in stile Finale di Champions League 2002. Tuttavia, questa volta inseriamo Alessandro Florenzi e la sua punizione. Ci sono due aspetti da valutare sul gol in esame il gesto meramente tecnico ed il posizionamento della barriera.
Sotto il primo punto di vista, Florenzi ha calciato bene, con la giusta potenza conferendo al pallone un effetto preciso che ha permesso di aggirare la barriera ed infilarsi all’angolo basso della porta di Vicario.
Il secondo aspetto vede il posizionamento della barriera:
La barriera messa dal portiere empolese prevede quattro uomini spostati molto sulla sua destra. Dal frame della telecamera frontale è chiaro pensare ad un posizionamento sbagliato della stessa, questo perché Vicario pare aver dato per certo che calciasse Theo Hernández, quindi un mancino, al posto di Florenzi, spostando così la barriera verso l’esterno. Ad ogni modo, qualora vi fosse la premeditazione in questo schema sarebbe comunque da apprezzare per la cura dei minimi dettagli e per l’ottimo tiro di colui che in altri ambienti “non poteva neanche presentarsi sul pallone”.
Premier League
Trent Alexander-Arnold (3-1, Liverpool – Newcastle)
Joao Cancelo (0-2, Newcastle – Manchester City)
Da una partita del Newcastle a un’altra, dal gol di uno dei due migliori terzini al mondo al gol dell’altro. Joao Cancelo sta facendo una stagione clamorosa giocando quasi da tuttocampista.
Di certo il suo primo compito non è quello di far gol, ma ogni tanto ci riesce, sempre con la sua solita classe.
Solito taglio verso l’interno del campo, salta Saint-Maximine, salta Hayden, arriva al limite dell’area e scaglia un destro fortissimo sotto l’incrocio. Che giocatore.
La Liga
Gavi (2-0, Barcellona – Elche)
Ha a malapena 17 anni, eppure possiamo dirlo senza troppa paura di sbagliare: questo è il Barcellona di Gavi. Il nuovo talento cristallino del Barça ha ormai conquistato tutti, Xavi compreso che non lo toglie dal campo neanche sotto tortura. Contro l’Elche ha segnato il suo primo gol da professionista, un gol da fenomeno vero.
Chiede palla tra le linee, poco prima che gli arrivi il pallone si volta rapidamente sulla sinistra per vedere la posizione dell’avversario (il cosiddetto scan), controllo di tacco per saltare il marcatore, resiste alla trattenuta, altro scan sulla sinistra per fintare il passaggio e andare a destra che fa cadere l’avversario davanti a lui, arriva in area, tiro di destro, un bacio al palo ed è gol. Talento immenso.
Loren Morón (3-1, Celta Vigo – Espanyol)
Cade l’Espanyol in casa del Celta Vigo di Iago Aspas, 3-1 il risultato finale. È però un giocatore dei catalani a mettersi in mostra: al 92′ c’è un lancio lungo dalla difesa che arriva sui piedi di Morón, il centravanti in prestito dal Betis controlla il pallone ma se lo allunga troppo, lo insegue verso la linea dal fondo e lo calcia praticamente da centrocampo, la traiettoria frega il portiere Dituro che non riesce ad arrivarci. Golazo.
Karim Benzema (0-1, Athletic Club – Real Madrid)
Il Real Madrid è Campeón de invierno e vuole onorare il titolo vincendo anche l’ultima partita del girone d’andata. Il Siviglia è bloccato dal Barcellona grazie al gol di Araujo, i cugini sono alla quarta sconfitta consecutiva in Liga, mentre Betis e Rayo non sembrano avere i mezzi per arrivare a contendersi il titolo. Non è una partita del Real se alla partita stessa non partecipano Vinicius Jr o Karim Benzema. È proprio quest’ultimo a donare una delle ultime perle del 2021.
Apertura sulla sinistra a trovare il franco-algerino in una posizione defilata, passaggio in profondità di Karim che premia il classico inserimento laterale di Vinicius Jr oltre la linea difensiva. Il brasiliano, guadagnato il fondo, dà un rapido sguardo al centro ma vede Kroos sulla trequarti di sinistra e lo serve. Il n. 8, spiazza tutti, i difensori ed i compagni che si aspettavano uno spiovente in area o un’apertura a destra. Invece Kroos sceglie un appoggio rapido a sinistra verso Benzema, sull’angolo dell’area di rigore, che di destro lascia partire una parabola micidiale con i giri giusti, mix di eleganza/potenza e di tutto ciò che di bello sia in grado di eseguire Re Karim da Lione.
Da notare anche la marcatura in extremis di Zarraga, chiaramente in ritardo, ma non proprio sbagliata. Solo che quel tiro lì non vuole avere padroni. Benzema, d’altronde, non è nuovo a queste prodezze, si ricordi il gol nella finale di quest’anno di Nations League contro la Spagna, oppure il golazo, pressoché identico, realizzato contro la Real Sociedad qualche anno fa, in panchina c’era sempre Ancelotti.
Bundesliga
Leroy Sané (3-0, Bayern Monaco – Wolfsburg)
Tanto per cambiare, il Bayern Monaco vince dominando l’avversario, secco 4-0 al Wolfsburg. Vale la pena di vedere il gol del 3-0 siglato da Leroy Sané perché esemplifica alla perfezione i precetti tattici di Julian Nagelsmann.
Bayern schierato con un 3-1-6, classica disposizione delle squadre di Nagelsmann. Davies da una parte e Gnabry dall’altra danno ampiezza, Muller parte largo e attacca il mezzo spazio creato dalla posizione ampia di Gnabry. Gnabry riceve il pallone, tocca di prima per Muller che trascina a sé Brooks creando lo spazio per Sané, il quale riceve il pallone, se lo sposta sul sinistro e trova il fondo della rete con un elegantissimo sinistro a giro. Squadra ai limiti della perfezione.
Ligue 1
Randal Kolo Muani (0-1, Saint-Étienne – Nantes)
Ancora una volta siamo qui a scrivere del Nantes, ancora una volta a descrivere un gol frutto di un’azione personale, stavolta di Randal Kolo Muani. Prossimo alla scadenza contrattuale (sembra essere nelle mire del Milan), il classe ’98 si sta mettendo in mostra siglando il sesto gol in campionato e decidendo la sfida con il Saint-Étienne. Kolo Muani riceve il pallone sulla destra, entra rapidamente in area, salta di netto l’avversario con un dribbling (che i cultori definiscono “la croqueta“) e di punta-collo anticipa i due difensori in scivolata e batte Bajic.