Scritto da Calcio Estero, Serie A

Making of #15 – Goals of the Week

6 min

La nostra rubrica che analizza con uno sguardo più approfondito i gol più belli e più interessanti dal punto di vista tattico realizzati nell’ultima settimana di calcio internazionale.

Serie A

Gianluca Scamacca (1-2, Sassuolo Hellas Verona)

Da quando ha iniziato a giocare con più costanza non smette più di segnare: sono 7 gol nelle ultime 9 partite per Gianluca Scamacca, che ormai fa ufficialmente gola a tutte le grandi squadre.

Scamacca non solo segna tanto, ma sembra fare solo gol belli. Nella sconfitta casalinga contro il Verona ha dimostrato ancora una volta di possedere una coordinazione fuori dal comune per un giocatore di quasi 2 metri. Appena parte il cross riesce a creare separazione dal suo marcatore e a trovare il gol con una sorta di mezza rovesciata.

Ciro Immobile (0-1, Salernitana – Lazio)

Milinkovic-Savic è un giocatore stratosferico ed è solo questo l’aggettivo che è rimasto nella “lista degli aggettivi”. Immobile, invece, è una macchina da gol implacabile, una macchina che tocca i 140, con estrema facilità, con una media di oltre 20 reti all’anno. La partita contro la Salernitana è scontata, risultato rotondo e mai messo in dubbio durante la partita stessa.

A renderla interessante è la magia di Sergej che inventa un assist meraviglioso per Ciro. Non è tanto il gesto che sorprende, quanto la visione che c’è dietro. Punizione a metà campo battuta velocemente con palla lunga a pescare Milinkovic-Savic, partito all’altezza dei 3 difensori. Palla che scavalca la linea e trova il serbo, a quel punto Sergej non ci pensa su molto e di tacco, in acrobazia, poiché sente l’arrivo di Immobile che va servito perché poi sarà ordinaria amministrazione per l’attaccante. Ed infatti 1-0 dopo 7′. Ineludibile.

David Okereke (1-1, Venezia – Empoli)

L’arrivo alla Laguna di Nani è di quelli che nulla hanno da invidiare al red carpet durante la Mostra del Cinema di Venezia. E come per i film, la storia di Nani con la bellissima maglia arancioneroverde è iniziata con teaser trailer che aumenta l’hype attorno alla nuova pellicola.

Palla recuperata dal Venezia dopo un batti e ribatti caotico tra le due squadre. Cuisance recupera palla ed allarga per Ceccaroni ma Nani chiede il pallone, eloquente il suo gesto. Vuole provare la giocata. Quindi Ceccaroni lo serve, Nani riceve palla e pesca Aramu libero al limite dell’area. L’ex Toro la controlla e la restituisce al portoghese che si inserisce in area (Aramu trova un corridoio impossibile in mezzo a 4 uomini). Nani, quindi, di prima, in una frazione di secondo, serve Okereke, mandando in confusione totale tutta la difesa che si era orientata verso lui.

L’attaccante di Zanetti, però, è vigile ed insacca alle spalle di Vicario. Assist clamoroso ma azione, in generale, molto bella, rapida e nello stretto. Quindi chiudi sulla difesa basita e stop. Buona. Questa la teniamo.

Rafael Leao (1-0, Milan – Spezia)

Se come in NBA esistesse il MIP Award (Most Improved Player), Rafael Leao sarebbe con ogni probabilità il vincitore di questa stagione. Dopo annate in cui ha mostrato a sprazzo il talento ma soprattutto tanta discontinuità e cali di concentrazione, quest’anno Leao è definitivamente sbocciato ed è diventato uno dei giocatori più impattianti della Serie A (e ci stiamo tenendo bassi).

Nella clamorosa sconfitta casalinga del Milan con lo Spezia, Leao si è reso assoluto protagonista specialmente nel primo tempo con tante giocate da urlo impreziosite dal suo solito ghigno che fa intravedere la tranquillità e la gioia con cui il ragazzo gioca a calcio. Il gol che porta al vantaggio dei rossoneri è proprio un gol da Leao: lancio lungo di Krunic, erroraccio di Nikolau che passa il pallone al portoghese che, vedendo Provedel in uscita, decide di beffarlo con un pallonetto. Non so cosa ne pensate voi, ma considerando il modo in cui tocca il pallone e il modo in cui lo insegue, la possibilità che non fosse un tiro ma un geniale/folle tentativo di dribbling c’è.

Cristian Biraghi (3-0, Fiorentina – Genoa)

“Cristo, tutto il mondo sa che lei è mancino”. Frase rivolta ad un decadente uomo argentino, riccio e tarchiato, in un film di un regista partenopeo. I mancini sono irregolari, fuori dall’ordinario, fanno cose perché la natura ha fatto loro il dono di uscire fuori dagli schemi precostituiti. Questa sarà un’altra storia.

Nella giornata di oggi tutto questo porta il nome di Cristiano Biraghi, un irregolare.

Doppietta su punizione, l’ultima in Serie A porta la firma di Simone Verdi, altro mancino, nel 2017.

La seconda punizione è potente sul primo palo, il palo del portiere, quello che Sirigu non copre causa passettino sulla destra che poi risulterà fatale.

La prima rete, di contro, è molto più interessante. Biraghi, chiariamo, calcia le punizioni più di potenza che di precisione (che comunque c’è). Ha una ricorsa molto decisa, quattro passi, grande impatto con il pallone a cui conferisce il giusto effetto a rientrare, per poi abbassarsi a metà altezza.

Dusan Vlahovic (4-0, Fiorentina – Genoa)

Altro viola, altro mancino, questa volta un calciatore regolare. Sì, perché Dusan Vlahovic segna ormai da sette partite consecutive all’Artemio Franchi ed in campionato è a quota 17 gol.

L’azione nasce da un’intuizione di Bonaventura dopo uno scambio in cui solo coinvolti Milenkovic e Odriozola. Bonaventura riceve palla sull’out di destra, all’altezza del centrocampo, con il destro finta il lancio lungo per Odriozola (che comunque parte). Jack quindi si libera del marcatore che abbocca, a quel punto si apre il campo e vede la corsa di Vlahovic. Il serbo è oltre il difensore centrale ma non in offside, perché, nel frattempo, Odriozola ha portato il terzino avversario ad arretrare la linea difensiva.

Dusan controlla alla perfezione il lancio lungo e mancino di Jack, rimbalzo del pallone, l’attaccante dà un’ultima controllata al pallone con l’interno, ancora un rimbalzo per poi concludere, in controbalzo, con un pallonetto che anticip Østigaard a e supera Sirigu.

Premier League

Kevin De Bruyne (1-0, Manchester City – Chelsea)

Super big match in Premier nonché rivincita della scorsa finale di Champions League, dove vinsero i ragazzi di Tuchel per 1-0 grazie al gol di Havertz. Anche stavolta è finita 1-0, ma a parti invertite, con i ragazzi di Guardiola che ormai sembrano destinati a vincere la 4a Premier League negli ultimi 6 anni.

A decidere l’incontro è stato quel fenomeno paranormale di Kevin De Bruyne, che riceve dalla sinistra l’ennesimo grande passaggio della stagione di Cancelo, vince lo scontro fisico con Kanté (non esattamente una cosa da poco), si accentra ma avendo il pallone troppo vicino al corpo per cercare il più classico dei tiro a giro è obbligato a fare un passo lungo in più col sinistro e a usare tutta la forza che ha nell’adduttore per scagliare il pallone in rete. Niente da fare per Kepa, reo di aver incomprensibilmente fatto un passo verso destra che gli ha impedito di avere la forza necessaria per arrivare sul pallone.

James Ward-Prowse (2-1, Wolves – Southampton)

Sapete chi è il miglior tiratore di punizioni al mondo in questo momento? Messi? No. Biraghi? Forse no, ma sicuramente meritava un’ulteriore menzione dopo la doppietta di ieri. Non lo sapete? Ma è ovviamente James Ward-Prowse, il capitano del Southampton.

Con questa super punizione (guardate il secondo replay per vedere al meglio la traiettoria illogica del pallone) Ward-Prowse è arrivato al secondo posto nella classifica dei giocatori che hanno segnato più gol su punizione nel massimo campionato inglese, a pari merito con 12 reti con due giocatori bravini come Gianfranco Zola e Thierry Henry. Prossimo obiettivo? Ovviamente David Beckham, primo con 18 gol.

Bundesliga

Correntin Tolisso (0-2, Colonia – Bayern Monaco)

Dopo il passo falso contro il Borussia Monchengladbach, il Bayern Monaco di Nagelsmann è tornato a essere la solita squadra schiacciasassi con un netto 0-4 in casa del Colonia. È la partita di Robert Lewandowski, autore di una tripletta che gli permette di arrivare a quota 300 gol in Bundesliga, il record del grande Gerd Muller di 365 gol che solo fino a qualche anno fa sembrava insuperabile ormai non è più così lontano.

Stavolta però per il nostro Making Of non guardiamo i gol di Lewandowski, bensì quello molto bello segnato da Correntin Tolisso. Il francese controlla con il destro e segna con un bellissimo e potentissimo sinistro dopo aver ricevuto il pallone, in maniera non troppo dissimile dall’assist di Milinkovic-Savic per Immobile che abbiamo già visto, da uno strano colpo di tacco del perennemente scoordinato (in senso positivo) Thomas Muller, a quota 20 assist in questa stagione. Sì, 20, non avete letto male.

Christopher Nkunku (0-2, Stoccarda – Lipsia)

Noi di The GegenPress ancora non ci capacitiamo di quanto poco si parli di Christopher Nkunku, in assoluto tra i migliori giocatori della Bundesliga (anche qua per tenerci bassi). I suoi numeri in questa stagione sono folli: 27 partite, 17 gol e 15 assist. Il problema è che i numeri dicono veramente poco dell’impatto di Nkunku sulle partite, c’è molto ma molto di più.

Il gol segnato allo Stoccarda mostra tutta la calma che possiede soltanto chi sa di essere un giocatore superiore agli altri: corre in profondità, riceve il pallone, si sposta il pallone con il tacco sul sinistro mandando fuori strada il difensore e aprendo completamente lo specchio del primo palo. Giocatore PAZ-ZE-SCO.

Ligue 1

Seko Fofana (1-2, Saint Etienne – Lens)

E voi ve lo ricordate Seko Fofana? In Francia è diventato uno dei giocatori più impattanti del campionato: 98° percentile per NPxG, 82° per xA, 97° per dribbling completati, 88° per palla al piede progressive e 97° per passaggi progressivi ricevuti. Ormai è tempo per fare quel grande salto che aveva subodorato anche nei momenti migliori a Udine.

Ah sì, ogni tanto segna anche gol così al 95° per decidere le partite.

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