Torniamo con la nostra rubrica che analizza con uno sguardo più approfondito i gol più belli e più interessanti dal punto di vista tattico realizzati nell’ultima giornata di Serie A.
Duvan Zapata (1-1, Atalanta-Lazio)
Come al solito una partita piena di gol quella tra Atalanta e Lazio. Abbiamo scelto il gol dell’1-1- di Zapata che probabilmente rappresenta al meglio che tipo di calciatore è il colombiano: lancio di Lovato, Marusic va a vuoto, Zapata controlla il pallone, vince agevolmente il contrasto fisico con il serbo e poi scarica un missile in porta. Potenza pura.
Giovanni Simeone (2-0, Hellas Verona-Juventus)
Non in molti avrebbero potuto prevederlo ma l’MVP del campionato per Ottobre ha un volto ben definito ed è quello di Giovanni Simeone. Sette gol e 1 assist nel mese, 8+2 nelle ultime quattro da titolare per il Cholito, che per Halloween ha pensato di mettersi la maschera da CR7 versione Real per non solo riempire il pallottoliere ma facendolo anche con classe.
Dopo il super gol alla Lazio, altra rete incredibile alla Juventus, con un tiro a giro sul secondo palo dal limite che finisce sotto il sette. Ma non è solo la conclusione a impressionare, quanto tutta l’azione: il Verona recupera palla al minuto 12.10 con la solita grande pressione che la Juve ha sofferto tantissimo mentre il gol arriva un minuto e dieci secondi più tardi, tempo in cui Lazovic mette un pallone molto pericoloso al centro e il Verona controlla palla e campo contro la dominatrice dell’ultimo decennio. Dettaglio bonus: il taglio in area che genera il conflitto tra Danilo e Bonucci e consente a Simeone di tirare con spazio è di Casale, di professione difensore centrale che ha giocato tutta la partita a uomo su Dybala. Che Verona e che Cholito!
Dennis Praet (1-0, Torino-Sampdoria)
L’azione più bella del weekend arriva probabilmente da Torino in un’azione di prima che vede protagonista tutta la catena sinistra dei granata. Da Buongiorno a Ola Aina, che prova a chiudere il triangolo lungo con il braccetto numero 99 ma viene chiuso da Thorsby. Sulla seconda palla arriva Linetty che cerca il dai e vai con Sanabria al limita dell’area e mette di prima dentro per l’inserimento dI Praet. Chabot riesce ad intercettare la prima conclusione ma il centrocampista granata si ritrova li il pallone e insacca l’1-0. Anche qui un piccolo bonus: guardatevi la corsa box to box di Singo sul raddoppio del Toro. Uno sprint da centimetrista semplicemente spaventoso!
Joaquin Correa (1-0, Inter-Udinese)
Primo tempo non semplice per Correa, secondo tempo da fenomeno. Partita che rappresenta al meglio il talento discontinuo del Tucu. Il gol che sblocca il match è molto bello sia per organizzazione tattica che per qualità individuale: Bastoni in impostazione sul centrosinistra marcato da Pereyra, Calhanoglu si allarga per ricevere con Perisic che gioca più alto.
Bastoni passa il pallone al croato che viene incontro trascinandosi il suo marcatore e fa il velo affinché il pallone arrivi a Correa che ha fatto il movimento opposto a lui e non è stato seguito dal suo marcatore (Walace); da lì in poi è la qualità dell’argentino a fare la differenza grazie al suo controllo di palla sopra la media che gli permette di crearsi lo spazio e il tempo per il tiro.
Szymon Zurkowski (1-2, Sassuolo-Empoli)
Rimonta folle dell’Empoli alla ricerca di tre punti fondamentali per la salvezza a Reggio Emilia raggiunti grazie ad un altro protagonista inusuale: Andrea Pinamonti. Il trentino prima mette a segno il rigore del pareggio a sette dalla fine, poi lavora benissimo un lancio di quaranta metri di Romagnoli, agganciando, tenendo palla di fisico e servendo l’inserimento di Henderson sulla fascia. Cross basso dello scozzese e taglio sul primo palo premiato per Zurkowski, che calcia di prima sulla parte bassa della traversa prima che il pallone rimbalzi al di là della linea per la rete della vittoria al 92esimo.
Dusan Vlahovic (2-0, Fiorentina-Spezia)
Dopo la meravigliosa punizione che aveva zittito ogni polemica per il rigore non calciato di settimana scorsa, Dusan Vlahovic dà un’altra risposta ai suoi detrattori e lo fa con una certa irruenza. Contro lo Spezia, arriva la seconda tripletta in maglia viola grazie a tre belle reti da vero attaccante.
A fine primo tempo apre le marcature con un rigore perfetto, all’ora di gioco chiude l’azione più bella della partita: Sottil converge al centro, cede a Odriozola che va da Saponara e taglia verso il centro dell’area, servito dal tacco di prima del fantasista viola; cross basso al centro per il movimento a staccarsi del serbo, che controlla e sullo stesso perno incrocia in controtempo alle spalle del portiere avversario per il 2-0. Infine, a quindici dalla fine controlla un pallone sporco tra due in campo aperto, cede a Bonaventura con un tunnel al difensore, finge di attaccare il secondo palo e poi si stacca sul primo sul cross di Callejon per chiudere in rete con il piede debole.
Zlatan Ibrahimovic (0-1, Roma-Milan)
Il gol che sblocca il match tra Roma e Milan è il numero 400 per lo svedese in tutti i campionati. Ricordate quando zlatanare divenne un verbo sul vocabolario francese? Ecco, questo gol è un’autentica zlatanata: gli avversari mettono il coccodrillo per impedire le conclusioni sotto la barriera? E io, Zlatan, tiro comunque sotto la barriera (o forse poco a lato) e segno lo stesso.
Stephan El Sharaawy (1-2, Roma-Milan)
Il più classico dei gol dell’ex quello di El Shaarawy contro il Milan, purtroppo per i giallorossi è però un gol inutile. Cross dalla sinistra, palla ribattuta su cui si avventa il faraone che, per evitare l’arrivo di Tomori, è costretto ad accelerare la conclusione, ma riesce comunque a piazzare il pallone sotto il sette dove Tatarusanu non può arrivare. Un gol molto più difficile di quel che può sembrare.
Lorenzo De Silvestri (1-0, Bologna-Cagliari)
Un gol in stile Manchester City quello che sblocca il match al Dall’Ara tra Bologna e Cagliari. Il Bologna occupa i 5 canali d’attacco, Soriano dà ampiezza a destra e De Silvestri nel mezzo spazio (Mihaijlovic ha dichiarato nel post-partita che in teoria sarebbero dovuti essere invertiti). Arnautovic da punta centrale viene incontro trascinandosi Carboni e creando un enorme varco centrale tra Godin e Lykogiannis, De Silvestri legge il movimento e approfitta del varco creatosi per attaccare il mezzo spazio e ricevere il gran pallone servito da Medel (decisamente troppo libero di impostare) prima di mettere in rete.
Bonus Track
Wahbi Khazri (1-1, Metz-Saint Etienne)
Per l’ultima rete del weekend voliamo oltralpe, in particolare a Metz dove si incontrano i padroni di casa e il Saint Etienne. La partita è aperta da una meravigliosa punizione dei padroni di casa ma a entrare in classifica è la rete del weekend, e probabilmente dell’anno, firmata da Wahbi Kazhri. Il 10 dei biancoverdi recupera palla all’altezza del dischetto della sua area di rigore, conduce palla per una trentina di metri, alza la testa e circa cinque metri prima del cerchio di centrocampo fa partire un tiro da 70 metri che supera il portiere avversario, ancora fuori dai pali, e si insacca in rete. Magnifique monsieur Khazri!