Scritto da Calcio Estero, Serie A

Making of – I gol della 8a giornata

4 min

La rubrica in cui diamo uno sguardo più approfondito ai gol più belli e più interessanti dal punto di vista tattico realizzati nell’ultima giornata di campionato.

Simy (Spezia-Salernitana, 0-1)

Primo gol in campionato per il nigeriano reduce da una favolosa stagione da 20 gol (per la gioia dei fantallenatori). Simy sicuramente non è il giocatore più forte o elegante in campo, ma quando si trova nell’area piccola sa perfettamente come colpire: la finta con cui salta Provedel prima di mettere in rete può tentarla soltanto un giocatore che si trova perfettamente a suo agio in area di rigore. Freddissimo.

Viktor Kovalenko (Spezia-Salernitana, 2-1)

Scontro salvezza già importantissimo al Picco e per lo Spezia i tre punti ottenuti in rimonta valgono doppio dopo il vantaggio iniziale di Simy. Mattatore del match: Viktor Kovalenko, autore dell’assist per Strelec per il gol del pari e della splendida rete che è valsa la vittoria. La marcatura nasce da una respinta di un cross di Ferrer, dove Podgoreanu controlla, salta un uomo e apre al limite per l’ucraino che spara un missile terra aria sotto l’incrocio dei pali.

Josip Ilicic (Empoli-Atalanta, 0-2)

Non segnava da Aprile in campionato ma il ritorno al gol, doppio, dello sloveno è stato romboante. Prima una rete comoda a porta vuota sull’assist di Pasalic, poi un gol tipicamente alla Ilicic. Pescato sempre dal croato sull’esterno destro, l’atalantino rientra verso il centro, un paio di finte e tocco d’esterno verso Muriel, che chiude il triangolo di prima, lasciando un pallone morbido perfetto per il sinistro a giro di Ilicic sul secondo palo. 2-0 Atalanta e un ritorno fondamentale per il Gasp, che per centrare l’obiettivo Champions avrà bisogno del suo numero 72.

Musa Barrow (Udinese-Bologna, 0-1)

Terzo appuntamento per la rubrica e terza volta che dobbiamo per lo meno citare l’attaccante gambiano. L’aspetto particolarmente interessante del gol bolognese è che, da calcio d’angolo, sia proprio Barrow a iniziare e a concludere l’azione. Dalla bandierina, il numero 99 crossa verso il limite dell’area dove Soriano tocca per Dominguez, che sventaglia proprio per Musa, abilissimo a rientrare dal fuorigioco e attaccare con un movimento a mezzaluna il secondo palo, dove la difesa non si aspetta di trovare il tiratore del corner. Da lì, serve solo una bella conclusione al volo per portare avanti gli emiliani. Che sia una soluzione che vedremo utilizzare sempre più spesso?

Victor Osimhen (Napoli-Torino, 1-0)

Probabilmente non un gol fantastico nel complesso essendo frutto di rimpalli piuttosto casuali, ma sarebbe stato imperdonabile non menzionare la straordinaria azione corale del Napoli di sarriana memoria: Koulibaly, per Lozano, per Mertens che evita l’arrivo di Koné e tocca di prima per Osimhen, di prima per Mertens, di prima per Koulibaly, di tacco per Mertens. Poesia. E da non dimenticare il pauroso gesto atletico di Osimhen che vola in cielo per colpire di testa e regalare l’ottava vittoria in 8 partite per i ragazzi di Spalletti.

Moise Kean (Juventus-Roma, 1-0)

Il big match di giornata era sicuramente quello tra Juventus e Roma, con i bianconeri che hanno prevalso di corto muso, per dirla alla Allegri, ma la rete decisiva è stata un bell’esempio di tattica contemporanea. L’azione parte con un’impostazione a due con Danilo interno al campo per dare una soluzione centrale alla Guardiola ma si trasforma immediatamente nella classica impostazione a tre, con il brasiliano braccetto, più uno, ovvero Locatelli da regista, mentre gli esterni si alzano e Bentancur va ad occupare il ruolo di mezzala.

La palla passa dal centro verso l’esterno destro, dove Cuadrado converge e cambia gioco con un pallone perfetto di 40 metri per De Sciglio, altissimo sulla fascia sinistra. Il terzino juventino rientra sul destro e crossa al centro dove a riempire l’area ci sono Kean, Bentancur, sempre più mezzala quando la Juve è propositiva, e Cuadrado stesso, che cerca la connessione esterno-esterno tipica dell’Atalanta. Da lì, il gol è abbastanza rocambolesco, con l’uruguaiano che colpisce il compagno di squadra che, senza rendersene conto, insacca il gol vittoria.

Mattia Aramu (Venezia-Fiorentina, 1-0)

Grossa sorpresa nel Monday Night in cui il Venezia sorprende la Fiorentina con una rete di Aramu. E che rete! L’azione parte da una classica impostazione a tre con doppio regista e gli esterni molti alti a dare ampiezza. Da lì, 11 passaggi a massimo due tocchi per trovare Busio sull’esterno destro, pronto a pescare l’attacco della profondità splendido di Henry, che, solo davanti a Terracciano, cede al compagno per il gol a porta vuota. Probabilmente, l’azione più bella del weekend di A.

Bonus Tracks

Piccola deviazione rispetto alla norma, aggiungiamo alla lista dei gol più interessanti dell’ultimo weekend di Serie A anche i gol che ci hanno più colpito in campo internazionale; fidatevi: ne vale la pena.

Mohamed Salah (Watford-Liverpool, 0-4)

Dopo l’incredibile gol contro il Manchester City pensavamo di aver già visto tutto, ma Salah ha deciso di replicarsi con questa rete pazzesca contro il Watford del subentrato Claudio Ranieri. Circondato da 3 avversari, l’egiziano riesce a liberarsi grazie a una giocata di suola e al suo solito grande controllo di palla nello stretto, per poi mettere a sedere un avversario con una finta di tiro prima di scaricare il suo sinistro sul palo lontano. In questo momento di giocatori a livello di Salah ce ne sono veramente pochissimi.

Robert Lewandowski (Bayer Leverkusen – Bayern Monaco, 0-1)

Il Bayern di Nagelsmann è una macchina da guerra: nella gara contro il Bayer Leverkusen (entrambe erano a 16 punti) ha chiuso il primo tempo addirittura sul risultato di 0-5. Merita senza dubbio una menzione il gol che ha sbloccato la gara di Lewandowski (non ve l’aspettavate, vero?) per l’ottimo schema ideato da Nagelsmann e il colpo di genio del polacco: calcio di punizione, Muller si mette alle spalle di Bakker per fare un blocco, il cross di Kimmich arriva chirurgicamente sul piede di Upamecano (liberato dal blocco di Muller) che mette in mezzo di prima trovando Lewandowski che conclude a rete con uno splendido colpo di tacco.

Ansu Fati (Barcelona-Valencia, 1-1)

Rientro da titolare dopo quasi un anno col botto per Ansu Fati, il giovane fenomeno del Barcellona fresco di numero 10 dopo l’addio di Messi, il quale sembra già trovarsi alla perfezione con Depay come mostra questo gol frutto di una grande combinazione tra i due: Ansu si appoggia all’olandese, che gioca da muro e gli restituisce il pallone che Ansu scaraventa di prima all’angolino sinistro con un tiro secco e preciso, segnando un gol simile a quello sopraccitato di Ilicic. Predestinato.

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