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Making of – I gol della 9a e 10a giornata

Analizziamo i migliori gol realizzati nell’ultima settimana di Serie A
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Torniamo con la nostra rubrica che analizza con uno sguardo più approfondito i gol più belli e più interessanti dal punto di vista tattico realizzati nell’ultima settimana di Serie A. Per l’occasione, abbiamo deciso di accorpare i gol della 9a e della 10a giornata.

Daniele Verde (2-1, Sampdoria-Spezia)

Partiamo col botto con quello che è stato probabilmente il gol più bello della 9a giornata. Con la partita ormai praticamente finita, Verde si inventa questo gol pazzesco tirando una mina sotto l’incrocio del primo palo, imparabile per chiunque. Purtroppo per lo Spezia si è trattato però di un gol tanto bello quanto inutile.

Ismael Bennacer (2-3, Bologna-Milan)

Il Milan ha scoperto di avere una qualità in più: sa vincere anche le partite sporche. Con il Bologna va avanti 2-0, si fa male da solo fino al pareggio di Barrow ma rialza la testa e si porta a casa una vittoria fondamentale. Il gol decisivo? Di Ismael Bennacer che, sulla respinta del cross di Bakayoko, colpisce al volo di sinistro dal limite dell’area, centrando l’angolino alla destra del portiere e regalando tre punti d’oro al club meneghino.

Giovanni Simeone (2-0, Hellas Verona-Lazio)

La nona giornata di A ha avuto un MVP indiscusso: Giovanni Simeone. Il Cholito ha banchettato sulla linea difensiva della Lazio grazie alle sue doti nell’attacco della profondità, concludendo il match con quattro, bellissime, reti. Nella prima e nella terza, sfrutta un grande pallone dietro la linea di Caprari, nel quarto un cross millimetrico di Faraoni ma è il secondo il gol della domenica: Veloso riceve sulla trequarti, Caprari attacca la profondità portandosi via Patric dalla marcatura del Cholito, che dal limite controlla e manda sotto l’incrocio del secondo palo un missile di collo pieno.

Nico Gonzalez (2-0, Fiorentina-Cagliari)

Nella facile vittoria casalinga dei Viola di Italiano contro il Cagliari si è messo sicuramente in luce Vlahovic, protagonista in tutti e 3 i gol. Nel primo decidendo di non battere il calcio di rigore, nel secondo controllando un pallone spiovente e servendo senza guardare con una palla magica Saponara che ha attaccato benissimo lo spazio. Azione poi conclusa con l’assist per Nico Gonzalez che a porta vuota ha potuto tranquillamente mettere in rete. Ora vediamo il 3° gol.

Dusan Vlahovic (3-0, Fiorentina-Cagliari)

Il mancato rinnovo, le voci di mercato e il rigore ceduto a Biraghi, che all’inizio è sembrato quasi il tentativo di abbandonare la nave o quantomeno di eludere la pressione. Ma a Dusan Vlahovic di sicuro non mancano personalità e capacità di fare gol, in ogni modo: punizione sul centro destra dai 25 metri, mancino a giro sopra la barriera e palla all’incrocio per la quinta rete in campionato. Che segnare su rigore fosse troppo banale?

Francesco Caputo (1-0, Sampdoria-Atalanta)

Sconfitta casalinga per la Sampdoria di D’Aversa che però è passata in vantaggio grazie a questo super gol corale da manuale per la ricerca del terzo uomo, realizzata tra l’altro tutta a un tocco: Askildsen appoggia indietro per Yoshida che di prima trova il terzo uomo Candreva, che di prima la dà verticalmente a Caputo, che di prima appoggia per Thorsby che subito gliela restituisce in profondità; in 1vs1 Caputo non sbaglia. Ormai conosciamo tutti come gioca l’Atalanta in difesa, un’azione di questo tipo fatta a un tocco (se fatta bene) metterebbe in crisi chiunque, figurarsi una squadra che gioca a uomo come quella di Gasperini.

Josip Ilicic (1-3, Sampdoria-Atalanta)

Se volete far conoscere ad un vostro amico la magia di Josip Ilicic in cinque comodi secondi, questo gol è ciò che cercate. Sponda di Miranchuk verso la fascia destra dove larghissimo sta pascolando lo sloveno. Arriva il raddoppio blucerchiato ma Ilicic prima finge la sterzata verso la propria metà campo e poi riparte lungo l’out lasciando sul posto i due difensori. A questo punto è sulla linea di fondo sul lato corto dell’area ma, invece di passarla al centro, scarica un missile di mancino sul secondo palo, nell’unico posto in cui quel pallone può passare. Magico per l’appunto.

Danilo D’Ambrosio (0-1, Empoli-Inter)

Gioca poco, ma quando gioca segna sempre. Danilo D’Ambrosio è ormai una certezza quando si tratta di inzuccare il pallone per metterlo in rete (99° percentile per gol per 90 minuti tra i difensori centrali). Schierato sul centrodestra al posto di Skriniar, l’ex Torino approfitta di uno stop sbagliato di Pinamonti a centrocampo per recuperare il pallone, servire Sanchez e inserirsi senza palla in area. Il cileno lo serve con un bellissimo pallone in lob che chiedeva semplicemente di essere spinto in rete.

Lorenzo Pellegrini (1-2, Cagliari-Roma)

Lorenzo Pellegrini sta giocando a livelli incredibili. Come ha detto in un’intervista post partita, in tanti gli hanno detto che non sa battere le punizioni; lui ha voluto rispondere con questa super punizione (seppur con una barriera messa non benissimo da Cragno) decisiva per la vittoria dei giallorossi a Cagliari.

Fabian Ruiz (1-0, Napoli-Bologna)

La decima giornata si chiude con il match della co-capolista che deve vincere per riagguantare il Milan in testa alla classifica. A stappare la partita ci pensa uno dei migliori tiratori da fuori del nostro campionato (come avevamo detto nel nostro podcast) che sul recupero di Lozano, riceve da Elmas al limite e scarica un sinistro a giro chirurgico sotto l’incrocio del secondo palo. Tra i gol di Osimhen, le giocate di Insigne e una difesa impenetrabile guidata da un Koulibaly versione top 5 mondiale, il Napoli fa sempre più paura.

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