La stagione di Messi al PSG `è sulla bocca di tutti. Dopo l’inaspettato addio al Barcellona, le critiche nei suoi confronti si sono inasprite sia dal punto di vista umano (lacrime da coccodrillo, scelta del PSG per motivi economici e per vincere facilmente), sia dal punto di vista calcistico (“sta giocando malissimo”, “è disinteressato”, “non segna mai”). Ma è vero che sta giocando male? Aldilà del titolo e della cover dell’articolo volutamente provocatori, la risposta è nì; è una questione di prospettiva. Stiamo valutando la stagione di Messi in quanto Messi o come se fosse un giocatore qualunque? In base al nostro approccio, cambia la prima risposta.
Introduzione e problemi realizzativi
In quest’analisi ci concentreremo solo sul suo impatto in Ligue 1, perché eventuali critiche al suo impatto in Champions League lasciano il tempo che trovano. Partiamo con i minuti giocati: Messi a oggi ha giocato appena 892′ (poco meno di 10 partite) su 1890′ disponibili a causa del ritorno tardato dalla Copa America, un paio di infortuni e la positività al COVID-19. Di questi pochi minuti di Messi ci si ricorda soprattutto il suo atteggiamento quasi noncurante, la totale assenza di fase difensiva (questa non una novità), e i suoi numeri crudi che parlano di 1 solo gol (su 4.66 xG) e 4 assist (3.2 xA) (dati FBref),
Appare quindi evidente che Messi stia faticando soprattutto dal punto di vista realizzativo, specialmente se consideriamo che si parla del più grande realizzatore dell’epoca moderna (per numeri, non per varietà di soluzioni per cui è senza dubbio inferiore a CR7) e di un giocatore che nelle ultime 8 stagioni in campionato ha avuto un overperformance di +36 npxG (non-penalty Expected Goal, dati Understat). Ma a cosa è dovuto questo problema realizzativo?
Innanzitutto al diverso modo di giocare tra il Barcellona e il PSG, particolare che cambia parecchio le possibilità di Messi in fase offensiva. Il Field Tilt (dato che misura il dominio territoriale in base alla % di possesso palla nel terzo offensivo di campo) del Barcellona nella Liga 20/21 era del 71%, quello del PSG in questa Ligue 1 21/22 è del 64%. Non a caso, i tocchi di Messi nel terzo offensivo e nell’area offensiva sono scesi da 59,1 a 49,3, mentre sono ovviamente aumentati da 43,4 a 47,9 quelli tra difesa e centrocampo (dati FBref).
Tutto questo porta Messi a dover cercare conclusioni più difficili, da più lontano e dopo aver percorso molto più campo rispetto alle sue abitudini. Le sue mappe di tiro rendono eloquente la maggiore difficoltà delle sue conclusioni quest’anno:
I dati di Messi in Ligue 1
Per quanto l’obiettivo nel calcio sia ovviamente quello di fare gol – e questo non va assolutamente dimenticato, specialmente trattandosi di uno sport a punteggio basso e così episodico -, ridurre le prestazioni di un giocatore ai suoi numeri crudi in termini di Gol + Assist è un esercizio estremamente superficiale. Messi rimane ancora oggi nell’élite assoluta per regia offensiva e pericolosità con il pallone tra i piedi. Vediamo un po’ di grafici e di dati (per il momento relativi solo ai giocatori della Ligue 1) che confermano questa idea.
N.B. I minuti di Messi in campionato sono assolutamente insufficienti per poter avere un campione statistico affidabile, ma purtroppo non vi è altro modo per poter valutare il suo impatto in termini statistici.
Questo grafico mostra i progressive passes o passaggi progressivi per 90 minuti (asse Y) e i passaggi chiave per 90 minuti (asse X) realizzati da Messi e i suoi pari ruolo nella Ligue 1 di quest’anno. Per FBref, con passaggi progressivi si intendono “i passaggi completati che spostano la palla verso la rete avversaria di almeno 9 metri dal suo punto più lontano negli ultimi sei passaggi, oppure i passaggi completati all’interno dell’area di rigore, escludendo i passaggi provenienti dal 40% del terreno di gioco appartenente all’area difensiva.”, mentre con passaggi chiave si intendono “i passaggi che portano direttamente a un tiro”. Vediamo come Messi sia nettamente il miglior giocatore del campionato per quanto riguarda i passaggi progressivi (11, il 2°, Neymar, ne realizza “solo” 8.4) e il 3° per passaggi chiave (alla pari con Neymar e Simon) dietro a Payet e Bourigeaud del Rennes, con rispettivamente 4.1 e 3.4 contro i 2.6 di Messi.
Discorso non dissimile quello che riguarda le progressive runs (asse Y) o palle al piede progressive (definite da FBref come “palle al piede portate verso la rete avversaria ad almeno 4,5 metri, oppure qualsiasi palla al piede in area di rigore, escludendo le palle al piede appartenenti al 40% del terreno di gioco in area difensiva) e i dribbling completati per 90 minuti (asse X)
Per quanto riguarda le prime Messi è 1° con 12,7 con pochissima distanza su Neymar, ma il 3°, il talentuosissimo Sulemana del Rennes, è lontanissimo con 8,5. Per quanto riguarda le seconde invece Messi è 5° in classifica con molta distanza dai clamorosi numeri di Neymar e Sulemana, ma tra i primi 5 è quello con la percentuale migliore (come si può notare dalla dimensione del pallino) con il 64,4%, Aouar, 2°, li completa con il 58%.
Per quanto riguarda gli SCA90 (Shot-Creating Actions per 90 minuti), definiti da FBref come “azioni portate a termine (passaggi, dribbling, tiri, falli subiti, azioni difensive) che hanno portato a un tiro”, Messi si posiziona al secondo posto dietro a Payet, che come avrete intuito sta facendo una discreta stagione.
Ultimo dato, a mio parere tra i più interessanti e sofisticati a disposizione, è quello sugli xT (Expected Threat). Gli xT, come gli OBV (On-Ball Value) di Statsbomb, danno un valore a ogni singola azione compiuta in campo: più l’azione in questione (che sia un passaggio, un dribbling, o uno scatto palla al piede) avvicina la propria squadra all’area di porta avversaria, maggiore è il suo valore. Tra gli xT e gli OBV prediligo i primi in quanto non legati a xG e xA che, a mio parere, falsano il dato complessivo. Come potete vedere, Messi è 1° in questa particolare classifica, ma badate bene: il valore che vedete è totale, non per 90minuti. Questo significa che Messi ha un valore più alto di Mbappé per xT nonostante quest’ultimo abbia giocato quasi il doppio dei minuti (1.687′ a 892′, dati Transfermarkt).
I dati di Messi in relazione ai Top 5 campionati
Per evitare l’accusa di aver considerato i dati di Messi soltanto in relazione agli altri giocatori della Ligue 1, ho deciso di ampliare il discorso e di considerare i suoi dati paragonandoli ai giocatori dei Top 5 campionati europei (sì, tutti le statistiche in circolazione inseriscono ancora la Ligue 1 tra questi 5). Indovinate un po’? La musica non cambia.
Vediamo i grafici nello stesso ordine di prima (tranne che per gli xT, per cui non si trovano dati che uniscano tutti i campionati): passaggi (passaggi progressivi + passaggi chiave per 90 minuti), possesso palla (palle al piede progressive + dribbling completati per 90 minuti) e Shot-Creating Actions per 90 minuti.
Per quanto riguarda i passaggi progressivi il discorso non cambia di una virgola: Messi è nettamente 1° e Neymar è nettamente 2°. Per quanto riguarda i passaggi chiave viene superato da Wirtz, Szoboszlai, Hofmann e Ilicic.
Nei numeri relativi alla fase di possesso palla viene superato solo da quel fenomeno di Vinicius Jr per le progressive runs, il quale ha numeri migliori di Messi anche per dribbling completati insieme a Saint-Maximin, e, sorprendentemente, Kiyine del Venezia.
Interessante come il discorso non cambi minimamente per gli SCA90, con Messi che rimane 2° dietro a Dimitri Payet.
A chi guardando questi dati dirà che è facile avere questi numeri giocando in Ligue 1 rispondo che ha assolutamente ragione: la Ligue 1 è chiaramente il peggior campionato tra tutti quelli che vengono considerati dai dati, ma qua non stiamo parlando di un giocatore sconosciuto su cui si hanno dei dubbi circa le possibilità di traslare questi numeri a un livello più alto, stiamo parlando di Lionel Messi, uno che solo l’anno scorso ha stradominato la Liga vincendo il Pallone d’Oro (con tutte le critiche del caso, certamente, ma era oggettivamente tra i primissimi papabili), di conseguenza quell’affermazione, seppur giusta a livello di principio, non può che perdere di validità.
Conclusione
In conclusione, torniamo alla domanda iniziale: Messi sta giocando male? Se non si chiamasse Lionel Messi la risposta sarebbe evidentemente no per tutti, è a mani basse un Top 3 o Top 5 del campionato per prestazioni. Se invece parliamo di aspettative e di standard a cui Messi ci ha abituato allora la risposta è senz’altro sì, specialmente considerando il livello medio del campionato in cui gioca. Tuttavia, ritengo che sia necessario avere una visione più ampia e critica, così da non bollare come “mediocre” o “flop” la stagione di un giocatore che, per quel poco che ha giocato, sta avendo un impatto offensivo superiore alla media dei migliori giocatori dei migliori campionati europei semplicemente perché non riesce, a quasi 35 anni e in un contesto che ne esalta più i difetti che i pregi, a mantenersi sugli standard inarrivabili a cui ci aveva abituato.