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La stagione di Serie A 2021/2022 è arrivata al termine e ha eletto il Milan come Campione d’Italia, con Inter, Napoli e Juventus che rappresenteranno l’Italia nella prossima edizione della Champions League. Le condannate alla Serie B sono invece Cagliari, Genoa e Venezia. Come per la stagione scorsa, è ora tempo per la redazione di The GegenPress di assegnare i premi a coloro che si sono più distinti in questa stagione.
Prima di iniziare, vi ricordiamo che ogni membro della Redazione ha avuto a disposizione tre voti per categoria, creando un podio personale formato da criteri di valutazione soggettivi, in cui il primo riceve 5 punti, il secondo 3 punti e il terzo 1 punto. I voti individuali, effettuati prima dell’ultima giornata, sono stati sommati per eleggere i vincitori e per ogni categoria riporteremo la top 5 con il numero di voti assegnati ad ogni giocatore.
Per quanto riguarda il First Team, abbiamo seguito le candidature del nostro podcast e la regola per cui non potevano essere candidati più di 3 giocatori per squadra.
I quattro selezionati incaricati a dare contesto alle scelte per concordare o dissentire con i voti dei colleghi sono Filippo Buccisano (F.B.), Luca Intoccia (L.I.), Marco Lai (M.L.) e Fabrizio Pellegrino (F.P.).
Buona lettura e buon gala virtuale a tutti!
Miglior Portiere: Mike Maignan
F.B.: Direi che ci sia poco da dire su questo premio, unico unanime tra l’altro. Maignan è stato con distacco il miglior portiere del campionato e anche uno dei primi tre o quattro in Europa. Non concordo troppo con il secondo posto di Vicario, secondo me Szczesny ha fatto veramente un’ottima stagione ed è stato uno dei pochi giocatori positivi della Juventus.
L.I.: Devo anche rispondere? Maignan non è solo il miglior portiere in Italia ma in questo momento è probabilmente anche in top 3 al mondo, e sono stato anche basso per prudenza. Da tifoso del Milan devo dire che non mi aspettavo minimamente un impatto del genere e non credevo di non rimpiangere Donnarumma ma meglio così. Credo abbia fatto anche un paio di assist quest’anno… Potrebbe essere MVP del campionato e nessuno avrebbe nulla da obiettare, o forse giusto uno.
M.L.: Qua c’è ben poco da dire, avrei dato a Maignan tutto il podio se avessi potuto. Il francese, dati alla mano, non è stato solo il miglior portiere della Serie A, ma il miglior portiere tra tutti i top 5 campionati europei parando il 29% dei tiri in più rispetto a quelli attesi. Fenomenale tra i pali, impattante in costruzione e grande carisma: what else? Un po’ sopravvalutato a mio parere l’impatto di Vicario, autore senz’altro di una buona stagione ma secondo me non meritevole del 2° posto in questa classifica.
F.P.: Cosa dire su questo premio, forse il più dominato di tutti da parte di un portiere che ha anche sofferto un infortunio non banale nel corso della stagione. Mike Maignan è stato semplicemente spaziale, gestione dell’area di porta da portiere élite, qualità in costruzione e diversi miracoli che possono essere visti come dei veri e propri turning point per la stagione rossonera, che ha raggiunto il suo picco proprio quando il rendimento difensivo dei rossoneri è stato a dir poco ingiocabile.
Più dubbi sul secondo posto che a mio avviso meritava nettamente Ospina dopo una stagione meno appariscente ma più concreta di Vicario (Napoli con la miglior difesa del campionato proprio insieme al Milan nonostante Koulibaly out per 2 mesi).
Miglior Difensore: Gleison Bremer
F.B.: Quest’anno il premio di miglior difensore poteva essere vinto tranquillamente da 6/7 giocatori, per far capire quanto sia stato alto il livello. Credo che tutto sommato dare il premio a Bremer sia giusto, considerando soprattutto il livello medio dei suoi compagni di reparto. Forse Koulibaly senza Coppa d’Africa avrebbe meritato di più, purtroppo lui come tanti altri ha subito molto l’impegno in Nazionale ed è calato tanto nella seconda parte di stagione. Menzione anche per la coppia Tomori-Kalulu, uno dei pilastri del successo del Milan.
L.I.: Fino a gennaio avrei votato senza dubbio Koulibaly ma dopo la Coppa d’Africa il suo rendimento è calato ed è stato meno dominante rispetto alla prima parte di campionato. Come dice Filippo ci sono diversi nomi che si equivalgono e ci sta che Bremer sia il vincitore anche se io avrei scelto Skriniar o Tomori, che da spalla si sono ritrovati leader del reparto di due delle difese meno battute del campionato.
M.L.: Questa è una delle votazioni più incerte in assoluto. Uno qualsiasi tra Bremer, Koulibaly, Skriniar e Tomori avrebbe meritato questo premio. Fino alla Coppa d’Africa Koulibaly per me era l’MVP del campionato, ma il suo calo nelle prestazioni mi ha fatto votare per un giocatore che adoro, ossia Bremer, uno che potrebbe addirittura meritare una titolarità in un’eventuale Top XI dei Top 5 Campionati Europei. Date uno sguardo alla sua pagina su FBref e rimarrete sbalorditi.
F.P.: Molto più combattuto il premio di miglior difensore, in cui premiamo Bremer che ha fatto una stagione di altissimo livello, affermandosi come uno dei migliori difensori in 1vs1 d’Europa probabilmente, cresciuto anche grazie alla guida di un tecnico eccellente per migliorare questi tipi di giocatori come Ivan Juric.
Non posso però non menzionare il mio personale difensore della stagione: Milan Skriniar. Lo slovacco a mio avviso ha fatto un’annata spettacolare, riuscendo anche a sopperire a qualche lacuna nel reparto difensivo nerazzurro, tra il calo di De Vrij e il rendimento poco esaltante di Handanovic, riuscendo ad essere una vera spina nel fianco per qualsiasi attaccante affrontato.
Miglior Centrocampista: Sergej Milinkovic-Savic
F.B.: Onestamente credo che anche questa votazione sarebbe dovuta essere unanime, ma capisco i voti a Brozovic che è stato uno dei giocatori più importanti dell’Inter in questa stagione. Con Sarri Milinkovic ha fatto la miglior stagione della sua carriera e si è confermato come il miglior centrocampista del campionato e tra i migliori in Europa. 11 gol e 11 assist, uniti a una presenza in fase difensiva di tutto rispetto, sono numeri che per una mezzala non si vedono tutti i giorni.
Oltre a Milinkovic e Brozovic impossibile non citare Tonali, che soprattutto nelle ultime giornate ha alzato il livello delle sue prestazioni contribuendo in maniera importante allo scudetto rossonero. Anche se il ruolo è difficilmente inquadrabile tra difesa e centrocampo la stagione di Ivan Perisic merita sicuramente una menzione, e con lo scudetto all’Inter forse avrebbe anche meritato qualche voto come MVP.
L.I.: Lui e poi gli altri, neanche a dirlo. È stato ancora una volta dominante e se la Lazio è arrivata cosi in alto il merito è per lo più suo. Ogni anno sembra fare uno step in più anche se mi piacerebbe finalmente vederlo fuori dalla sua zona di comfort.
Menzione che non può mancare per Brozovic che non è appariscente ma è fondamentale ed insostituibile per l’Inter come visto in quelle poche partite senza di lui e per Tonali che ha dominato nel centrocampo del Milan a soli 22 anni e, nel momento più drammatico, ha segnato 3 gol pesantissimi.
M.L.: Qua ci si divide in due filoni: chi vota Brozovic per l’impatto da MVP nell’Inter in quanto punto cardine della squadra (si è vista la differenza quando non c’era) e chi vota Milinkovic-Savic in quanto nettamente miglior centrocampista (mi tengo basso) del campionato. Io faccio parte del secondo filone e credo che Il Sergente meriti questo premio per completezza, impatto fisico e tecnico, qualità nell’ultimo terzo di campo (11+11) e capacità difensive. Giustissimo che chiudano il podio Brozovic e Tonali.
F.P.: Questo ruolo è sicuramente quello in cui faccio più fatica a decretare un vincitore, le stagioni di Sergej e Brozo sono state a mio avviso entrambe dominanti in modo diverso, impattando in modo clamoroso su due squadre che hanno dimostrato di non potersi privare dei loro leader in mezzo al campo.
La mia scelta finale è probabilmente un po’ in controtendenza poiché premio Marcelo Brozovic che a mio avviso sarebbe stato l’MVP della stagione nel caso in cui i nerazzurri avessero vinto il tricolore. Quello che salta all’occhio è sicuramente la differenza che c’è stata in campo tra l’Inter con Brozovic, che ha toccato picchi di prestazione davvero interessanti, e l’inter senza Brozovic, squadra quasi senza né capo né coda senza un giocatore fondamentale sia in fase di costruzione che in fase di riconquista. Premiare Sergej però è tutt’altro che sbagliato, i suoi numeri parlano per lui, doppia doppia da centrocampista non è un traguardo banale da raggiungere.
Miglior Attaccante: Ciro Immobile
F.B.: 27 gol e 2 assist in trenta partite (a livello di minuti giocati) sono numeri fuori di testa, a cui forse ci siamo abituati un po’ troppo in questi anni. Immobile ha concluso la sua terza stagione in sei anni in cima alla classifica cannonieri, stabilendo un record tra i calciatori italiani e diventando il miglior marcatore in attività del nostro campionato.
Con Sarri ha anche affinato leggermente il gioco spalle alla porta, su cui resta comunque limitato, mantenendo comunque una media realizzativa clamorosa, di 0.9, che per assurdo è la terza miglior media gol in carriera. Al secondo posto in questa classifica c’è Vlahovic, che forse paga la seconda parte di stagione alla Juve in cui non ha reso come ci si aspettava, soprattutto vista la cifra spesa. Mi trovo d’accordo con il resto della classifica, anche se dispiace non vedere considerati giocatori come Berardi, Caprari o Leao, che però sono difficilmente confrontabili con chi fa la prima punta.
L.I.: Che dire ancora? 4 volte capocannoniere della Serie A e facendo passare per normale e sottotraccia anche questa stagione. Meritatissimo questo premio anche se mi sarebbe piaciuto vedere Vlahovic per tutto l’anno alla Fiorentina visto il trend della prima parte di campionato. Un menzione d’onore la devo per forza fare per Giroud però, avrà fatto anche solo 11 gol in campionato ma sono tutti pesantissimi: Roma, Inter, Napoli, Lazio e Sassuolo. Maledizione della 9 sfatata ma forse bastava prenderne uno bravo.
M.L.: La faccio semplice: chi considera immeritato il premio a Immobile si è ormai abituato alle cifre pazzesche che ha messo giù negli ultimi sei campionati. Se vogliamo farci aiutare dalle statistiche, Immobile è nettamente 1° per SGA (Shooting-Goals Added, dato Soccerment), una statistica che, per dirla in parole povere, calcola la capacità di un giocatore di aumentare le probabilità di segnare di un tiro. Insomma: Immobile è riuscito con costanza a produrre tiri pericolosi da situazioni non particolarmente pericolose. Il meno sponsorizzato forse, ma per me è il miglior attaccante della Serie A 2021/2022.
F.P.: L’opinione pubblica italiana ha subito ormai una sorta di assuefazione ai numeri clamorosi che firma ogni anno Ciro Immobile, numeri che anche quest’anno l’hanno portato a primeggiare in classifica marcatori per la quarta volta (solo il leggendario Nordhal davanti a lui per titoli di capocannoniere vinti).
Il matrimonio con Sarri portava dubbi per molti, dubbi che non ho mai condiviso a pieno conoscendo le qualità del tecnico toscano e la centralità di Immobile nel progetto Lazio. Il miglior attaccante della stagione non può che essere lui. Due menzioni d’onore le faccio a Vlahovic, dominante soprattutto a Firenze, e Osimhen, uomo che cambia l’intera fase offensiva del Napoli, due che l’anno prossimo potrebbero tornare fortemente alla carica per questo premio.
Miglior Acquisto: Mike Maignan
F.B.: Anche in questo caso mi trovo d’accordo. Più che per l’acquisto in sé, vorrei premiare la gestione societaria del Milan, che ha perso senza battere ciglio il miglior portiere della scorsa stagione sostituendolo a costi ridotti con un portiere che a livello di prestazioni non ha nulla da invidiare a Donnarumma.
Giusto anche il secondo posto di Abraham, che continua a convincermi poco in zona gol ma che ha fatto dei salti avanti giganteschi nel dialogo con i compagni, oltre ad aver avuto un impatto importante anche in Europa. Con un finale di stagione diverso forse Koopmeiners avrebbe ottenuto più voti, purtroppo paga il crollo dell’Atalanta, che dopo cinque stagioni deve salutare l’Europa. Non è rientrato tra i finalisti ma secondo me avrebbe meritato un voto anche Lucas Torreira, probabilmente il miglior giocatore stagionale della Fiorentina.
L.I.: Maignan facile facile ma dato che ne abbiamo già parlato abbondantemente voglio menzionare Torreira che per me è il giocatore che ha più spostato gli equilibri nelle squadre di media classifica. Lui e Italiano sono i maggiori fautori di questa crescita esponenziale della Fiorentina rispetto alla scorsa stagione.
M.L.: Per votare questo premio mi sono basato anche su un discorso economico: considerando la cifra spesa, quanto è stato sorprendente l’impatto del giocatore? Per questo motivo ho scartato Abraham, pagato 40 milioni e che ha reso, a mio parere, come un giocatore da 40 milioni. Maignan è stato pagato 15 milioni, ma anche se fosse stato pagato 60 milioni avrei comunque votato lui perché ha avuto un impatto da top al mondo. Non può che essere il miglior acquisto di quest’anno.
F.P.: Anche in questo premio premiare Mike Maignan ci sembra la scelta più giusta, meno di 20 milioni per il miglior portiere del campionato? Voto 10 alla dirigenza del Milan, non era facile sostituire Donnarumma.
Grandi lodi anche all’Atalanta che ha preso uno dei miei giocatori preferiti di questo campionato Teun Koopmeiners a una cifra molto accessibile, seguendolo dai tempi dell’AZ sapevo che le potenzialità per una stagione del genere c’erano, pescare dall’Eredivisie è spesso una buona idea. Bene anche il Napoli con Anguissa: necessitavano di un uomo importante per fisicità in mezzo al campo e Frank dal giorno di arrivo si è delineato come un insostituibile nello scacchiere di Spalletti.
Peggior Delusione: Franck Kessié
F.B.: In questo caso non sono per niente d’accordo. Se da una parte è vero che la scorsa stagione Kessié aveva ottime argomentazioni per essere votato MVP del campionato mentre quest’anno non ha reso secondo le aspettative, credo che comunque ci sia chi ha fatto molto peggio. In primis Musso, Zielinski e De Vrij, tre giocatori che negli scorsi anni erano stabilmente nelle discussioni sui migliori nel loro ruolo e che invece escono pesantemente ridimensionati da questa stagione.
Anche Kean, forse in assoluto il peggior acquisto del campionato, è parso l’ombra del talento che avevamo intravisto nella prima parentesi torinese e a Parigi lo scorso anno. Discorso diverso va fatto secondo me su Muriel, che per colpe non sue è stato molto spesso lontano dal campo, anche se a livello numerico ha comunque messo a referto 9 gol e 8 assist in poco più di 17 partite ed è stato forse il motivo principale del crollo dell’Atalanta.
L.I.: Non sono d’accordo che Kessié sia la più grossa delusione del campionato: ha fatto male rispetto all’anno scorso, questo è indubbio ma dopo l’ufficializzazione del suo trasferimento al Barça il suo rendimento è tornato praticamente quello dell’ultimo anno. Prima di lui vedo altri nomi, su tutti Zaniolo e poi Zielinksi e De Vrji che temo sia arrivato nella fase calante della sua carriera
M.L.: Mi accodo a Filippo e Luca e dico che nemmeno io sono d’accordo con il premio a Kessié. Come potete vedere dai voti è stata una premiazione molto combattuta, con un voto in più sarebbe potuto cambiare l’intero podio. Capisco in parte il voto a Kessié considerando che nella stagione passata è stato un MVP caliber, ma la sua stagione rimane positiva.
Io sono stato molto indeciso, ma alla fine i miei voti sono ricaduti su De Vrij (da miglior difensore del campionato a giocatore negativo per l’Inter), Musso (da miglior portiere del campionato a portiere che ha fatto rimpiangere Gollini) e Zaniolo, ma su quest’ultimo ne faccio più un discorso di aspettative personali, però mi rendo conto che dopo quei brutti infortuni avrà bisogno di ancora un po’ di tempo prima di poter essere giudicato.
F.P.: Quello di delusione dell’anno è sicuramente il premio che sarà più discusso tra i vari, scegliere Kessié ha un senso venendo da una stagione del livello di un MVP non essendo nemmeno nei primi 5 per rendimento tra i rossoneri in quest’annata vittoriosa nonostante abbia giocato complessivamente una buona stagione.
La mia delusione è però Piotr Zielinski, giocatore che sembrava avere tutte le carte in regola per esplodere definitivamente dopo una stagione clamorosa con Gattuso. Risultato? Dopo una prima metà traballante ma con qualche gol pesante il suo rendimento è crollato a picco, diventando sempre più un fantasma in entrambe le fasi. Mi aspettavo molto di più dal polacco.
(in questo caso, peggiori) 5 per voto
Miglior Giovane: Destiny Udogie
F.B.: A differenza dei premi della Serie A abbiamo deciso di premiare solamente giocatori nati dal 2001 in poi, motivo per cui non c’era tutta questa scelta tra i candidati. Penso però che la stagione di Udogie avrebbe meritato considerazioni anche allargando la fascia d’età. Il terzino dell’Udinese ha chiuso la sua prima stagione da titolare in Serie A con 5 gol e 4 assist in circa 28 partite, mettendo il proprio nome sui radar della Juventus e della Nazionale.
Non sono molto d’accordo con il secondo posto di Zalewski, non tanto per le prestazioni ma più che altro per il fatto che rispetto a Hickey e Parisi ha giocato molto poco (solo 700 minuti). Ci tengo anche a citare Ricci e in generale il grande lavoro fatto dall’Empoli in questa stagione, che ha lanciato moltissimi giocatori interessanti e di cui sentiremo parlare in futuro.
L.I.: Ah ma votiamo i giovani veri? Peccato perché la scelta di Osimhen sembrava molto sensata. Tra i giovani giovani prendo in prestito le parole di Marino “Il nome di Udogie andrà modificato, Destiny è troppo poco per lui”. Ha ancora dei difetti ovviamente, soprattutto tattici, ma è già oggi il miglior terzino sinistro italiano e meriterebbe la convocazione in Nazionale.
M.L.: Siamo arrivati al premio che sembrava essere dedicato ai terzini. Io qua mi sono fiondato su Udogie, autore di una stagione straordinaria. Zalewski merita senza dubbio una menzione perché da quando è entrato nelle rotazioni ha fatto vedere le sue qualità (grandi meriti a Mourinho), ma se consideriamo che ha giocato solo 800 minuti – Udogie ne ha giocato 2500 – non poteva essere un candidato credibile per la vittoria del premio. Menzione per Ricci che ha fatto una prima parte di campionato di altissimo livello, salvo poi calare nel minutaggio dopo il passaggio al Torino.
F.P.: Sul miglior giovane ho avuto onestamente pochi dubbi fin dall’inizio: Destiny Udogie ha fatto una grandissima prima stagione da titolare in Serie A, soprattutto dopo l’arrivo del sorprendente Cioffi. Fisico, rapido e abbastanza tecnico da fare gol come quello contro la Salernitana, la sensazione è che il ruolo di terzino sinistro della Nazionale possa essere roba sua per diversi anni sperando che il ct Mancini ci possa puntare sin da subito.
Fatemi spendere però due parole anche su un giocatore che mi ha totalmente rapito, Kristjan Asslani. Guadagnati i gradi da titolare dopo l’addio di Ricci ha mostrato qualità molto interessanti in mediana, tanto che gli occhi delle big sono già su di lui. Gran bel giocatore.
Most Improved Player: Sandro Tonali
F.B.: Per questo premio non sapevo bene come muovermi già in fase di votazione. Sicuramente Tonali ha fatto un grande salto rispetto allo scorso anno, ma più a livello mentale che tecnico e soprattutto dovuto al fatto che è un 2000, quindi va fatta una valutazione diversa rispetto a Rrahmani o Deulofeu che invece hanno alzato di molto il livello delle proprie stagioni in una fase più avanzata della loro carriera.
Penso che tutto sommato la classifica finale sia corretta, forse avrei messo Deulofeu sopra a Caprari, che insieme al suo compagno di reparto Simeone ha messo su una stagione fuori scala ma difficilmente replicabile in futuro.
L.I.: Come dice Filippo, se valutiamo meramente il livello delle prestazioni Tonali è passato da zero a top di categoria in una stagione ma il suo valore era già palese a Brescia, mentre la vera sorpresa per me è Caprari che dopo anni mediocri ha fatto la stagione migliore della sua carriera con 12 gol e 7 assist. Chissà se Mancini l’avesse rischiato con la Macedonia quando era nel suo miglior momento…
M.L.: Anche per questo premio c’erano diversi candidati che avrebbero potuto seriamente vincere. Sono contento che Caprari sia arrivato secondo ottenendo tanti voti perché è stato autore di una stagione che è andata ben oltre le aspettative di chiunque; ricordo ancora le risate in estate quando si scoprì che sarebbe stato lui il sostituto di Zaccagni. Tuttavia, ho deciso di votare Sandro Tonali perché l’anno scorso si è visto pochino senza entusiasmare, mentre quest’anno è un giocatore che non può non essere inserito in una Top XI del campionato.
F.P.: Sul premio di giocatore più migliorato mi trovo in disaccordo sulla scelta di Tonali come vincitore. Sia chiaro, la crescita dalla scorsa stagione è stata di quelle importanti, ma Sandro a mio avviso ha sempre dimostrato di poter diventare un centrocampista di livello europeo anche nei momenti bui.
Non posso invece non premiare la clamorosa esplosione di Gianluca Caprari, passato da un’annata dimenticabile a Benevento a un ruolo da protagonista assoluto a Verona, squadra su cui nutrivamo tutti grossi dubbi a livello offensivo tra lui e Simeone, che anche grazie all’enorme contributo del giocatore scuola Roma sono stati spazzati via, rendendo quello scaligero uno degli attacchi più prolifici del campionato.
Most Valuable Player: Rafael Leao
F.B.: Credo che se si facesse un discorso che prescinde dalla posizione in classifica delle squadre il nome principale per l’MVP sia quello di Milinkovic-Savic, per i motivi precedentemente citati. Dovendo però fare una media ponderata con la posizione finale in classifica la vittoria di Leao è sacrosanta. Non solo è il giocatore più forte del Milan, ma ha anche messo in fila una serie di prestazioni di livello altissimo per chiudere il discorso scudetto e la partita finale contro il Sassuolo è l’esempio lampante.
Come detto avrei trovato un posto in top 3 a Milinkovic, ma non penso che Brozovic e Maignan siano due scelte sbagliate tutto sommato. Come ho detto anche prima vanno sicuramente riconosciuti meriti enormi anche a Perisic, che forse è stato in assoluto il miglior giocatore stagionale dell’Inter.
L.I.: Non posso parlarne con imparzialità di Rafa Leao e quindi è meglio che troviate voi, se c’è, qualche aspetto negativo alla stagione del giocatore più forte, e per distacco, della Serie A. Nell’ultimo mese, dopo un periodo di flessione che aveva già fatto tornare a parlare i suoi detrattori, ha preso in mano la squadra e con 3 gol e 5 assist nelle ultime 6 partite ha cucito lo scudetto sul petto dei rossoneri.
M.L.: Per me stilare il podio qua è stato facile: Leao, Maignan, Brozovic. I 3 giocatori che si sono messi più in mostra e che si sono rivelati più impattanti e insostituibili per le due squadre candidate alla vittoria. Avrei voluto premiare Maignan, la cui stagione come avrete capito reputo fuori dal normale; credo però che l’impatto dei giocatori di movimento sia necessariamente superiore a quella di un portiere, e come non votare quel fenomeno di Leao che per non farsi mancare niente ha deciso anche di contribuire con almeno 1 bonus (per usare un termine fantacalcistico) nelle ultime 6 decisive giornate di campionato?
F.P.: Per l’MVP nella mia testa è sempre stata una lotta a 2 con i due giocatori più importanti a mio avviso delle due milanesi: Rafael Leao contro Marcelo Brozovic. Tra i due prendo sicuramente il portoghese come miglior giocatore della stagione, anche al netto del campionato vinto.
L’esplosione di Leao è sotto gli occhi di tutti, il giocatore che sembrava ancora fumoso e incostante è diventato l’anima dell’attacco rossonero, svoltando tantissime partite con le sue accelerazioni e i suoi gol, affermandosi come uno dei giocatori offensivi più forti d’Europa, soprattutto quando parliamo di azioni da gol generate dopo un dribbling, la specialità della casa. Se poi consideriamo che ha concluso una stagione del genere in crescendo dominando tutte le ultime partite decisive con gol e soprattutto assist il premio di MVP non può che andare all’ex Lille.
Coach of the Year: Stefano Pioli
F.B.: Come per il discorso MVP, è possibile ci siano allenatori che per il livello della squadra potrebbero essere considerati per il premio (Italiano e Tudor su tutti), ma vedendo come si è concluso il campionato è impossibile non votare per Stefano Pioli, soprattutto vista la considerazione di cui godevano lui e il Milan ad inizio stagione.
Oltre al grande lavoro di motivazione fatto sul gruppo, vanno riconosciuti a Pioli grandi meriti per quanto riguarda l’idea di calcio del Milan, forse la più moderna tra le squadre di Serie A. Il Milan è una squadra forte e allenata benissimo da un bravissimo allenatore, quindi credo che questa incetta di premi sia più che meritata.
L.I.: Scelta insindacabile anche questa, il miglioramento costante di questa rosa passa dalla sua gestione e dai suoi continui aggiustamenti alla formazione ed all’impostazione tattica. È partito l’anno scorso con Romagnoli e Kjaer ed una difesa bassissima che aspettava dentro l’area di rigore per arrivare, anche a causa degli infortuni, ad una difesa Tomori-Kalulu che va a si alza nella metà campo avversaria.
Due stagioni di fila in cui ha dovuto avere a che fare con infortuni sempre frequenti (fino alla seconda metà di questa stagione almeno) e a cui ha trovato soluzioni sempre più imprevedibili, dall’inserimento di Kessié come trequartista a quello di Krunic nelle ultime partite. In tutto ciò c’è poi la valorizzazione del talento di giocatori come Leao, Tonali e Kalulu e soluzioni sempre più moderne rispetto ai suoi colleghi nazionali (come ad esempio i terzini che vengono a giocare dentro il campo come fossero mezzali che sono il marchio di fabbrica di ben altra ideologia calcistica).
Riconosciuti i meriti di Pioli, è giusto che vengano nominati anche Tudor e Italiano, il primo ha ridato vigore ad un Verona che con EDF sembrava finito ed è andato vicino al record di punti in Serie A, il secondo ha preso una squadra che l’anno scorso ha rischiato di lottare per la retrocessione e l’ha portata in Europa pur perdendo a metà campionato il suo miglior giocatore, una sorpresa e una conferma.
M.L.: Il mio podio in questo caso è stato Tudor, Pioli, Italiano. Tutti e 3 avrebbero meritato la vittoria, ma ho deciso di dare il mio voto al croato per una questione di aspettative personale: mi aspettavo che Italiano portasse la Fiorentina al 7° posto e l’ha fatto, mi aspettavo che Pioli si sarebbe giocato fino all’ultimo lo scudetto con il Milan e l’ha fatto, mi aspettavo però che il Verona lottasse per non retrocedere, e invece ha fatto 53 punti. Credo sia giusto però che il premio lo vinca Stefano Pioli, un allenatore spesso sottovalutato che invece ha dimostrato di essere estremamente creativo, moderno e in grado di risolvere problematiche difficili con soluzioni innovative.
F.P.: Anche senza vittoria del campionato avrei premiato Stefano Pioli come miglior allenatore dell’anno: la sua grandissima capacità di adattamento alle situazioni di difficoltà unita a idee tattiche modernissime hanno reso il Milan una squadra top per tutta la stagione, con la svolta definitiva arrivata, dispiace dirlo, dopo l’infortunio di Romagnoli, che ha promosso Kalulu a titolare di una difesa che da quel momento è diventata impenetrabile giocando a 50 metri dalla porta. Quando poi in una squadra crescono in modo esponenziale così tanti giocatori vanno dati tanti meriti all’allenatore, che ha saputo estrarre il meglio da tanti diamanti grezzi.
Completano il mio podio un sorprendente Tudor, allenatore che ha reso il Verona una macchina da gol e che ha addirittura migliorato il rendimento di Juric con una squadra che sembrava peggiore sulla carta, e Vincenzo Italiano, l’uomo che ha riportato in Europa la Fiorentina prendendo una squadra che l’anno scorso aveva fatto fatica a salvarsi (grossi meriti anche al grande mercato viola).