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Analisi del talento dell’Udinese e promesso sposo del Tottenham di Conte
Il Tottenham si è mosso in anticipo rispetto alla concorrenza, acquistando per la stagione 2023/24 Destiny Udogie dall’Udinese, uno dei migliori talenti della Serie A. Udogie è nato a Verona nel novembre 2002, ed è un esterno basso di sinistra. Alto circa 186 cm, il suo peso è un po’ un mistero: in rete si può trovare che pesa circa 67 kg, ma a vederlo sembra piuttosto improbabile.
Dalla sua heatmap possiamo notare come giocando da quinto a sinistra uno dei suoi compiti principali sia quello di fornire ampiezza su quella fascia. A mio modo di vedere però questo grafico non rappresenta al meglio quanto a Udogie piaccia giocare stretto, specialmente nel mezzo spazio sinistro.
Da una rapida occhiate alle sue statistiche appare evidente come Udogie sia una grossa minaccia nell’ultimo terzo di campo. Questo grafico mostra il suo posizionamento tra i terzini U21 per Expected Goals su azione e xG assistiti.
Attacco dell’area
La sua caratteristica migliore al momento è probabilmente la capacità di creare occasioni per se stesso e di finalizzarle. Vediamo alcune clip a questo proposito.
Con questo esempio possiamo vedere sia com’è abituato a giocare stretto, sia il suo arsenale di movimenti all’interno dell’area di rigore. Sono movimenti che ci si aspetterebbe da un numero 9:
Anche se in questa clip non riceve il pallone, si può notare come aspetti che il suo marcatore lo “scansioni” prima di attaccare il centro dell’area:
Passa il pallone verso l’esterno e si butta subito dentro per ricevere il cross:
Gli piace molto unirsi all’attacco non appena vede che c’è la possibilità. Grazie a questa caratteristica è una minaccia costante sul lato debole. Buon colpo di testa, peccato per il palo:
I suoi gol
Vediamo nel dettaglio alcuni suoi gol. Interpreta molto bene gli spazi nell’ultimo terzo di campo, qua vede che c’è spazio per attaccare centralmente, riceve e trova il gol:
Ottimo anticipo, bravissimo nell’attaccare l’area di rigore e tocco delizioso con il piede sinistro per segnare:
Un’altra caratteristica importante del suo gioco che a mio avviso ne aumenta il potenziale è il fatto che si trovi a suo agio nel venire dentro al campo e nel giocare con il piede debole. Gol pazzesco considerando che il destro non è il suo piede migliore:
Pregi e difetti in possesso
È molto forte fisicamente, difficilmente perde un duello e questo lo aiuta in entrambe le fasi. In questa clip riconquista il pallone e lo protegge con la forza, taglia verso l’interno, appoggia il pallone, attacca bene l’area crea più spazio al compagno che segna di testa:
È un buon dribblatore, soprattutto perché è bravo con entrambi i piedi (imprevedibile), ha un primo passo veloce e sa sfruttare la sua forza fisica. Tuttavia, è meglio farlo ricevere in situazione dinamica, dato che gli manca un po’ di agilità (sì, non è un gran crossatore):
Il fatto che sia una minaccia anche con il piede debole ne accresce il valore come dribblatore. Qui il suo avversario gli lascia molto spazio sulla sinistra perché teme che possa spostarsi il pallone sul destro e trovare direttamente la porta:
I problemi nella fase di possesso per me arrivano nel momento in cui entrano in ballo la sua capacità da passatore e le sue possibilità in costruzione, specialmente perché al Tottenham troverà un allenatore ossessionato dalla costruzione come Antonio Conte. Nella stagione 2021/22 si è posizionato nel 1° percentile per passaggi tentati e al 13° per passaggi progressivi. Vediamo un esempio: l’Udinese cerca di costruire dal basso con i 3 difensori centrali, due giocatori in ampiezza e un vertice basso. Udogie si posiziona più in alto, ed è Makengo (centrocampista) a dare ampiezza in costruzione al posto suo:
Un’altra soluzione era quella di costruire con un 4+2 (quindi Makengo stavolta rimane stretto), ed è il difensore centrale sinistro a dare ampiezza sulla sinistra mentre Udogie rimane alto.
Di solito si posiziona qua in fase di costruzione, giocando praticamente come un attaccante nel suo amato mezzo spazio sinistro.
In questa posizione in realtà sa essere utile anche in fase di costruzione, perché quando l’Udinese non riesce a giocare da dietro può andare direttamente su di lui sfruttandone le buone capacità nei duelli aerei.
Quando è coinvolto in costruzione vuole muoversi in avanti il prima possibile. Uno-due per ricevere il pallone più in alto, si inserisce, appoggio e si unisce all’attacco centralmente:
Come dicevo prima, anche se ha ancora un anno di tempo prima di approdare agli Spurs, potrebbe avere problemi con Conte per queste mancanze in fase di costruzione. In ogni caso, non mi sorprenderebbe vedere Conte costruire spesso come faceva all’Inter, con Bastoni (nel Tottenham sarebbe Davies) come terzino sinistro per permettere a Udogie di giocare alto fin da subito.
Fase di non possesso
A mio parere, considerando anche l’età e la poca esperienza, è un buon giocatore difensivamente. È molto determinato nel riconquistare il pallone. Qui riconquista la palla con aggressività, si unisce all’attacco, va sul destro, tira e permette a Deulofeu di segnare sulla ribattuta:
A volte è un po’ troppo precipitoso e aggressivo. Non ha senso lasciare il proprio uomo (Darmian) per uscire su Barella (che è troppo lontano tra l’altro), lascia solo chilometri di spazio alle sue spalle e Barella ha comunque tutto il tempo di passare la palla:
Anche se i suoi numeri non sono straordinari per quanto riguarda la percentuale di dribbling contrastati (48,4%), mi sembra un buon difensore in situazioni di 1vs1: molto forte fisicamente e ha un primo passo rapido:
Un’altra situazione in cui riconquista il pallone, anche in questo caso mostrando una buona protezione della palla. Questo è uno degli esempi che fa capire come il suo obiettivo sia quello di riconquistare la palla il prima possibile: è un difensore proattivo. Essendo così forte ed esplosivo, utilizzare un approccio più reattivo – ossia aspettare la prima mossa dell’avversario – potrebbe permettergli di vincere qualche duello in più:
Sebbene sia un buon difensore 1vs1, può faticare contro giocatori in grado di cambiare rapidamente direzione, gli manca un po’ di agilità:
Lontano dalla palla è un difensore diligente, purché i suoi compiti siano semplici. Qui “scansiona” due volte Darmian sul lato debole per accertarsi della sua posizione e legge perfettamente il passaggio:
Tuttavia, fa fatica quando gli è richiesta una lettura più complicata. In questo caso, ad esempio, pensa solo a trovare la sua posizione sul lato debole e a guardare la palla senza rendersi conto che Coulibaly è completamente libero in area:
In generale mi sembra un po’ pigro in difesa, manca di impegno. Qui smette letteralmente di difendere senza motivo. La Fiorentina entra in area ma lui continua a corricchiare sulla fascia sinistra:
Grande intervento alla fine, ma ci è andato troppo leggero prima. Non è necessario fare un intervento straordinario in extremis se ci si impegna maggiormente a difendere prima:
Anche qui, lascia Odriozola completamente da solo per affrontare il portatore di palla, senza però impegnarsi abbastanza per intercettare il passaggio. O stai sul tuo uomo, o cerchi di essere un po’ più aggressivo sul portatore di palla. Anche la postura è pessima:
Per questi limiti difensivi e le capacità offensive viste in precedenza, non mi sorprende che l’Udinese lo usasse per pressare alto, cosa che sa fare bene. In questo esempio vediamo che l’Inter non costruisce con i 3 difensori centrali: uno di loro rimane largo, mentre Barella si abbassa a fare il terzino. Cioffi (ex allenatore dell’Udinese) sceglie di far uscire Udogie su Barella. Normalmente ci aspetteremmo che sia un centrocampista a fare quel lavoro, con Udogie più basso sul terzino avversario:
Sfruttandolo difensivamente in questo modo si può sia limitare la sua pigrizia quando difende più basso che sfruttare le sue capacità in pressione alta. Se riesce a recuperare il pallone in alto nel campo ha anche le capacità tecniche e la pericolosità offensiva per far male agli avversari.
Conclusione
Udogie è uno degli esterni più interessanti in circolazione, soprattutto per la sua qualità offensiva nell’ultimo terzo tempo di campo, dove è una minaccia costante specialmente per la sua abilità nel crearsi occasioni da gol con i suoi movimenti in area e per le ottime capacità finalizzative – specialmente per un difensore, ma non solo – che gli permettono di tramutare spesso quelle occasioni in gol. In fase di possesso ha qualche limite in fase di costruzione, ma si possono trovare facilmente delle soluzioni per aggirare questo problema.
Difensivamente grazie al suo atletismo e alla sua forza fisica può essere considerato complessivamente un buon difensore, anche se più sulla palla e in 1vs1 che lontano dalla palla. Il suo problema principale è la pigrizia, e quale allenatore migliore di Conte per lavorare con un difensore pigro? Non ho dubbi che riuscirà a diventare anche un difensore positivo, il che lo renderebbe un giocatore estremamente completo in entrambe le fasi.